MONDO
Il ballottaggio per la presidenza della Polonia
Il nazionalista Duda vince il ballottaggio nelle presidenziali in Polonia
Duda - secondo gli exit poll - è in testa nel ballottaggio delle presidenziali nei confronti dell'attuale presidente, il liberale Bronislaw Komorowski. Dopo la comunicazione degli exit poll, il presidente polacco uscente ha ammesso di essere stato sconfitto. Duda: "Possiamo cambiare il Paese". La scheda su chi è Andrzej Duda, il giovane euroscettico
presidenziali con il 53% delle preferenze nei confronti dell'attuale presidente, il liberale Bronislaw Komorowski.
Gli exit pool, pubblicati da canale pubblico TvpInfo alle ore 22.30, indicano che il
presidente uscente Bronislaw Komorowski ha avuto il 47% dei voti. L'affluenza ai seggi è stata del 56,1%. I risultati definitivi della comissione elettorale nazionale
si sapranno fra due giorni.
Dopo la pubblicazione dei primi exit poll, il presidente polacco uscente Bronislaw Komorowski ha ammesso di essere stato sconfitto da Andrzej Duda al ballottaggio nelle odierne elezioni presidenziali.
Il presidente uscente Bronislaw Komorowski parlando ai suoi sostenitori subito dopo la pubblicazione degli exit pool si è congratulato con il suo rivale Andrzej Duda per la sua vittoria. "La democrazia vuol dire non solo che i verdetti elettorali vengono riconosciuti ma anche che vengono rispettati" ha detto Komorowski che poi ha continuato: "Porgo le mie congratulazioni al mio rivale Andrzej Duda". Ha poi ringraziato chi lo ha votato aggiungendo: "Dipende da noi se dalla nostra sconfitta riusciremo a costruire la nostra vittoria".
Duda: "possiamo cambiare il Paese"
"Possiamo cambiare la Polonia". E' stata questa la prima dichiarazione del vincitore
delle elezioni presidenziali polacche Andrzej Duda stanotte, di fronte ai suoi sostenitori esultanti che lo festeggiavano facendo con le mani il segno V di vittoria. Duda ha prospettato una presidenza aperta basata sull'unità.
Chi è Andrzej Duda, il giovane euroscettico
Andrzej Duda, il giovane candidato nazionalista ultraconservatore ed euroscettico che secondo gli exit poll a sorpresa ha vinto il ballottaggio per le presidenziali con il capo di stato uscente, Bronislaw Komorowski, è cresciuto politicamente nel partito di destra Diritto e Giustizia (Pis) fondato dai fratelli Lech e Jaroslaw Kaczynski.
Nato nel 1972 a Cracovia, laureatosi in Legge nel 1996 presso l'Università Jagellonica di Cracovia, oggi avvocato, nel 2000 si iscrive al partito di centro Unione della Libertà, per poi entrare nel Pis nel 2005. La sua carriera istituzionale inizia con la carica del viceministro della giustizia (2006 - 2007) nel governo del premier Jaroslaw Kaczynski. Poi lavora come segretario di stato quando il suo gemello Lech Kaczynski diventa presidente della repubblica nel 2005.
Dopo la morte di Lech Kaczynski nella sciagura aerea del 10 aprile 2010 a Smolensk, Duda si candida invano a sindaco di Cracovia, riuscendo solo a diventare consigliere comunale. Nel 2011 dalle file del Pis viene eletto il deputato e nel 2014 eurodeputato. Da allora è attivo nell'ambito dell'Alleanza dei Conservatori e Riformisti europei.
Da candidato presidente, avendo come mentore Jaroslaw Kaczynski, non nasconde il suo euroscetticismo, la sua contrarietà all'Europa unita e all'entrata di Varsavia
nell'euro, dichiarando di voler tutelare in primo luogo gli interessi della Polonia. Sostenuto dagli ambienti più conservatori dalla Chiesa polacca, ha tra l'altro dichiarato di voler punire con la reclusione le donne che si sottopongono alla fecondazione in vitro. Sposato, ha una figlia, Kinga, che è impegnata nella campagna elettorale del padre.