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POLITICA

Il caso

Radio Radicale, scade oggi la convenzione che governo non vuole rinnovare. Bonino: "Incomprensibile"

La storica leader radicale manda  "un grande abbraccio" a Roberto Giachetti, in sciopero della sete proprio per chiedere il rinnovo della convenzione

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Scade oggi la convenzione dello Stato con radio Radicale che il governo ha annunciato di non voler rinnovare. Se non ci sarà una proroga, la chiusura potrebbe essere inevitabile. Prosegue la protesta di Roberto Giachetti, deputato del Pd, che dopo 83 ore di sciopero della fame e della sete è stato ricoverato in ospedale.

Bonino: "Vicenda incomprensibile"
Sulla vicenda interviene Emma Bonino, storica leader radicale e protagonista con Marco Pannella di tante battaglie civili. "Quella di Radio Radicale è una vicenda incomprensibile", dice Bonino. "Comprensibile solo dal punto di vista politico, cioè l'idea di mettere in difficoltà le voci non proprio plaudenti o conniventi con l'andazzo che sta andando avanti, un tentativo che si vuole fare anche con il Manifesto o Avvenire. È l'espressione di un'intolleranza preoccupante". La leader di Più Europa manda poi "un grande abbraccio" a Roberto Giachetti, in sciopero della sete proprio per chiedere il rinnovo della convenzione con Radio Radicale.  "So cos'è uno sciopero della sete, capisco perfettamente la pena e il dolore. Lo fa per difendere un servizio pubblico, rispettato da tutti, che costa anche poco".

Giachetti in ospedale ma non rinuncia a sciopero della sete
Lo stesso Giachetti ieri è stato ricoverato in ospedale ma ha annunciato di non intendere rinunciare alla sua protesta. "Vado avanti" con lo sciopero della fame e della sete "perché sono ore decisive per Radio Radicale. Ringrazio moltissimo" coloro che hanno espresso vicinanza e solidarietà all'iniziativa intrapresa, "però è del tutto evidente che non si può interrompere" lo sciopero "perché le persone sono legittimamente preoccupate per me". Lo dice Roberto Giachetti, ai microfoni di Radio Radicale dopo il ricovero in ospedale, ricovero deciso dai medici perché le condizioni fisiche del parlamentare dem cominciano a risentire.

"Bisogna trovare un modo per salvare Radio radicale"
"Siamo davanti a una partita a due tempi - va avanti Giachetti - e questo è l'unico treno che passa per salvare" l'emittente radiofonica. Dunque Giachetti rivolge un "appello ai presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera", affinché "dichiarino l'ammissibilità degli emendamenti volti a prorogare la convenzione con il Mise di altri 6 mesi. Me lo auguro non per me, ma per Radio Radicale e per la storia che rappresenta: si può e si deve trovare un modo" per salvarla. "Io continuerò a combattere - assicura - c'è lo strumento e la volontà politica della stragrande maggioranza" per prorogare la convenzione, "operiamo tutti perché in queste ore venga dichiarata l'ammissibilità e tra una settimana si possa dare via libera a questo emendamento per dare respiro e trovare una soluzione". 
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