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POLITICA

Intervista a Euronews

Raggi: "Da oggi si riparte per lavorare, pian piano riusciremo a invertire la rotta con i cittadini"

La campagna elettorale è finita e da oggi "si riparte per lavorare nell'interesse di Roma e dei romani e mi aspetto lealtà da parte delle altre istituzioni e del premier". Roma, secondo la Raggi, è come una macchina che "sta andando a sbattere contro un muro" e noi "dobbiamo rimetterla in carreggiata e farla camminare verso un futuro nel quale i bisogni dei cittadini saranno rimessi al centro"

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Nel giorno in cui l'Ufficio Centrale Elettorale del Tribunale di Roma, nella persona del pesidente Francesco Oddi, ha proclamato Virginia Raggi sindaco di Roma, la neo eletta ha rilasciato un'intervista a Euronews. "Da oggi si riparte per lavorare nell'interesse di Roma e dei romani e mi aspetto lealtà da parte delle altre istituzioni e del premier", dice la neo sindaco. "Ho dichiarato che avrei tranquillamente messo un punto su quella che è stata la campagna elettorale che è stata molto aspra soprattutto nei miei confronti da parte del Pd. Per me non è un problema".

Virginia Raggi dice ancora: "I cittadini hanno dichiarato con forza la volontà di impegnarsi in prima persona per voler cambiare questa città. Io non credo che questo sia un dato da sottovalutare. Roma cambia se cambiano i romani. Riusciremo a fare qualunque cosa se la faremo insieme. Quindi io sono molto fiduciosa che l'esperienza sarà positiva. Ci vorrà del tempo perché non abbiamo la bacchetta magica, ci lasciano una città in macerie, veramente in macerie". Poi, dopo aver messo le mani avanti, ha assicurato che "pian piano riusciremo a invertire la rotta di questa macchina che purtroppo sta andando a sbattere contro un muro. Noi invece dobbiamo rimetterla in carreggiata e farla camminare verso un futuro nel quale i bisogni dei cittadini saranno rimessi al centro".

Raggi ha giudicato "un segno dei tempi che stanno cambiando" il fatto che gli elettori abbiano puntato su una donna così come a Madrid e a Parigi. "È un segno del fatto che le persone sono pronte a gettarsi in un'avventura nuova e mi auguro che questo sia un primo passo verso quelle politiche di genere che sono sempre viste con sfavore che invece devono tornare al centro dell'agenda pubblica".

Anche nella sua prima intervista da sindaco di Roma, Virginia Raggi ha confermato la sua contrarietà alla candidatura della Capitale alle Olimpiadi del 2024, "perché non è davvero la priorità dei romani". "Più che Olimpiadi dello sport mi sembra siano - ha sostenuto nel corso dell'intervista - Olimpiadi del mattone, così sono sempre state queste grandi occasioni. In tutto il mondo e non solo in Italia. I dati economici e storici ci dicono che tutte le città ospitanti si sono straindebitate. A Montreal addirittura rispetto al preventivo iniziale si è arrivati a uno sforamento del budget del 796%. Questi sono i conti, questi sono i dati. Io direi che Roma, con un debito di 13 miliardi di euro non si può permettere di assumere su di sé un ulteriore debito per fare altre cattedrali nel deserto che poi resteranno tali. Se si vuole parlare di sport io sono favorevole, ma iniziamo a parlare degli impianti sportivi comunali. Roma ne ha oltre 160 che cadono a pezzi e nessuno si è mai premurato di ristrutturarli o di ripristinarli. Se parliamo di sport, parliamone tutti i giorni".

Affrontando il tema periferie, la Raggi si è detta convinta che la Capitale può riuscire a cambiare modello ma "deve iniziare da subito a ricucire le periferie al centro". 

Nell'intervista a Euronews registrata all'indomani del ballottaggio, la Raggi ha parlato anche della sua consulenza alla Asl di Civitavecchia, sulla quale la procura di Roma ha aperto un fascicolo a seguito dell'esposto di un'associazione. "Innanzitutto non si è trattato di consulenze, ma si è trattato di un incarico di assistenza giudiziale, che è molto diverso: avevo il compito di mettere in esecuzione una sentenza della Corte dei Conti cha acclarava che la Asl era stata vittima di una truffa da parte di un medico. La Asl aveva pagato più soldi di quelli che avrebbe dovuto pagare. Io quindi ho avuto l'incarico di recuperare quei soldi per conto della Asl", ha detto. Poi è entrata nello specifico dell'accusa sostenendo che "mi è stato conferito un incarico nel 2012, ho effettuato una serie di attività, ho emesso una fattura di acconto nel 2014, questa fattura è entrata nella contabilità dell'azienda, ha fatto una serie di giri come in tutte le aziende medio-grandi, è stato emesso un mandato di pagamento nel 2015, questa fattura mi è stata liquidata nel 2015 e quindi è entrata in tutte le mie dichiarazioni nel 2015, esattamente come è previsto per i liberi professionisti che debbono dichiarare secondo il principio di cassa e non quello di competenza".
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