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EUROPA

Next Generation EU, politiche per la parità di genere

Recovery, Gentiloni: "Parità di genere nel piano, ora progetti"

Sul tema "Penso che oltre ai Recovery forse anche quello che abbiamo vissuto in questa pandemia sarà un fattore per accelerare. Sono molto ottimista", ha detto il  commissario europeo all'Economia

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"Il Recovery comprende temi come la parità di genere. I titoli e le priorità sono buone in molti paesi, come nel caso della Spagna. Occorre ora lavorare rapidamente sui progetti che sostanziano questi fondi". Così Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia, durante il webinar "Next Generation EU: le politiche per la parità di genere e iniziativa 'No Women No Panel - Senza donne non se ne parla'.

Mi aspetto accelerazione parità di genere
Parità di genere, secondo le proiezioni, di questo passo  si avrà fra 60 anni. "Miracoli non me ne aspetto, mi aspetto un'accelerazione. D'altra parte ne abbiamo avute diverse di accelerazioni sulla parità di genere nel corso di questi decenni. Penso che oltre ai Recovery forse anche quello che abbiamo vissuto in questa pandemia sarà un fattore per accelerare. Sono molto ottimista", il  commissario europeo all'Economia.

Disparità salariale uomo-donna ancora troppo alto
"Il problema della disparità salariale in Europa è ancora molto alto ed è più alto nelle pensioni. Per i salari è al 14, per le pensioni al 33%. La trasparenza credo sia una delle cose fondamentali da fare con i poteri che ha la commissione europea, l'obbligo di trasparenza per le aziende sarà un fortissimo stimolo a fare meglio", ha detto Gentiloni.

Attento esame vincoli parità di genere
"Nel regolamento a cui siamo legati nel Next Generation EU abbiamo chiarissimo il compito di verificare che ci siano investimenti rilevanti per affrontare il tema della parità di genere, e dove ci siano raccomandazioni Ue particolari verso i singoli Paesi, che si rispettino queste raccomandazioni", ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni, intervenendo all'evento 'Next Generation EU e le politiche per la parità di genere'. Gentiloni ha assicurato che i servizi della Commissione faranno un attento lavoro di scrutinio dei piani per verificare che ci siano progetti sulla parità, che saranno un "elemento vincolante" per i Paesi. "Noi questo lavoro lo faremo, posso assicurare che sarà fatto, ma è un'operazione che si fa in due, devono farlo i governi nelle loro proposte", ha aggiunto. 

Bene parità di genere nel Recovery italiano
Nel Recovery italiano inviato a Bruxelles dal precedente governo c'è un elemento"incoraggiante", ovvero "nei titoli c'è la questione della parità di genere".  Ora "bisogna passare dai titoli, che sono molto buoni, ai progetti, che in Italia sono anche quelli per sostenere l'occupazione femminile e penso che il Mef, che ha avuto l'incarico da poco, senz'altro lavorerà per la qualità dei piani e mi auguro lo faccia in tempi piuttosto stretti", ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni, intervenendo all'evento 'Next Generation EU e le politiche perla parità di genere'. 

Per l'economia fare qualsiasi sforzo, non qualsiasi cosa
"Non è il momento di stringere la cinghia, ma di sostenere l'economia. Sul debito bisogna fare qualsiasi sforzo, ma non qualsiasi cosa", ha detto il commissario europeo per l'economia.

Recovery, prima tranche può arrivare prima dell'estate
"Si tratta del 13% dell'ammontare totale di quello che i paesi chiedono (la prima tranche di 20 miliardi) e può arrivare prima della pausa estiva. Naturalmente tutti dobbiamo un po' correre: noi nel dialogo con i diversi paesi, e diversi paesi del formulare i propri piani o nel ratificare, servono ancora molte ratifiche, siamo più o meno a metà. Se questi passi vengono fatti nell'ordine giusto, io credo che poi la Commissione molto facilmente andrà ad emettere questo debito comune sui mercati finanziari e su questa base, per i piani che saranno approvati, potrebbe dare il 13% prima della pausa estiva", ha detto Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia.

L'Europa riuscirà a recuperare il ritardo sui vaccini
L'Europa "può recuperare il ritardo nelle vaccinazioni", ha detto il commissario all'Economia Paolo Gentiloni. "Un ritardo rispetto a Usa e Gran Bretagna causato anche dal fatto che un'azienda, AstraZeneca, ha preso un impegno e non riesce a rispettarlo. Il ritardo non può valere solo in Ue, ci vuole reciprocità. Le dosi prodotte in Gran Bretagna non arrivano nell'Unione, ma ci vuole reciprocità", ha detto Gentiloni. "Va considerata la questione dei brevetti - ha aggiunto - ma questo non risolve la questione della capacità produttiva. Per il futuro, ci aspettiamo 360 milioni di dosi nel secondo trimestre e il 70% di vaccinati entro l'estate".

Ancora possibile il 70% adulti vaccinati entro fine estate
"Il lavoro che stiamo facendo a livello della Commissione Europea è ottimizzare la capacità produttiva. Se ci riusciamo, e penso che ci possiamo riuscire, avremo all'incirca 360/370 milioni di dosi nel secondo trimestre di quest'anno, nonostante il calo di AstraZeneca, e potremmo arrivare a quell'obiettivo del 70% degli adulti vaccinati entro la fine dell'estate: è ancora possibile", ha detto Gentiloni, commissario europeo all'Economia, nel corso del webinar 'No Women No Panel - Senza Donne non se ne parla' su Next Generation Ue e politiche per la parità di genere, organizzato da Rai Radio1 e Commissione Europea. "La produzione italiana - ha aggiunto- ci può aiutare nel lungo termine. certamente sarebbe un fattore di grandissimo orgoglio, il problema di oggi è che produrre questo genere vaccini non è una cosa che si fa in poche settimane. Purtroppo non è neanche un problema limitato alla questione dei brevetti, intendiamoci, va considerata la questa dei brevetti anche per i super profitti ma togliere i brevetti non risolve oggi il problema della capacità produttiva, bisogna collaborare mettere tutte le aziende fabbriche che sono in grado di dare una mano in linea evitare che queste catene di produzione dei vaccini si interrompano".

"Mi vaccinerò quando sarà il mio turno" 
"Non mi sono ancora vaccinato, lo farò quando sarà il mio turno", ha affermato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo ad un dibattito sulla parità di genere organizzato dalla rappresentanza in Italia della Commissione."I funzionari della Commissione si attengono alle procedure del Paese ospitante - ha spiegato - che nella stragrande maggioranza dei casi significa il Belgio. Nel mio caso mi vaccinerò qua a Bruxelles, non appena sarà stato deciso, penso non troppo in là: stanno cominciando sugli over 65", ha concluso, senza specificare quale vaccino gli dovrebbe essere inoculato.







 
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