POLITICA
Referendum, Gentiloni: "Non si denigrino gli italiani all'estero"
"Gli italiani all'estero non sono di serie B né imbroglioni, e la rete consolare applica le legge in modo corretto"
Gli italiani all'estero non sono di serie B
"Capisco l'attenzione per la posta in gioco e per l'estrema incertezza del risultato, il che non può però giustificare atteggiamenti denigratori e i nostri cittadini che vivono all'estero non sono italiani di serie B, tantomeno sono dei potenziali imbroglioni e la rete diplomatico-consolare applica la legge in maniera imparziale", ha detto Gentiloni. "La legge punisce chi tenti di votare due volte ed escludo che il plico elettorale possa contenere materiale di tipo propagandistico".
Non alimentare sospetti, garantita regolarità
"Anche in caso di disfunzioni il sistema ha gli anticorpi al proprio interno per evitare che ciò metta a rischio la regolarità del voto. Non alimentino voci e sospetti su brogli perché sembra quasi mettere le mani avanti, ma si denuncino i casi". Lo afferma il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso del question time alla Camera sul voto degli italiani all'estero. "Siamo in grado di garantire che qualora ci siano nostri concittadini che non hanno ricevuto la scheda possano votare attraverso il consolato", aggiunge.
Duplicazioni a Praga per errore tipografia
I casi segnalati a Praga di "eventuali duplicazioni" delle schede di voto per il referendum del 4 dicembre" sono legati a "un errore materiale di tipografia", ha detto il ministro degli Esteri. "L'eventuale tentativo di utilizzarle in modo doppio sarebbe identificabile in sede di scrutinio con il codice elettore e sarebbe annullato", ha aggiunto il ministro, ricordando le "conseguenze penali per chi cerca di votare due volte". "Tutti gli elettori sono stati informati", ha aggiunto.