ITALIA
Via libera
Regeni, la Camera istituisce una Commissione d'inchiesta sulla morte del ricercatore
Un lungo applauso dell'Aula ha salutato l'istituzione della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni: 376 i voti favorevoli e 54 gli astenuti
Il ricercatore italiano fu rapito a Il Cairo, in Egitto, il 25 gennaio 2016 e ritrovato morto il 3 febbraio nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani. Giulio Regeni durante il rapimento fu torturato e sottoposto a sevizie e quando il suo corpo fu rinvenuto in un fosso lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia della capitale, era nudo e atrocemente mutilato.
La Camera ha dato il via libera alla Commissione d'inchiesta con 376 voti a favore, nessun voto contrario e con l'astensione dal voto dei 54 parlamentari di Forza Italia.
La Commissione avrà 12 mesi di tempo per verificare "fatti, atti, condotte omissive che abbiano costituito ostacolo, ritardo o difficoltà all'accertamento giurisdizionale" sul rapimento e la violenta uccisione di Giulio Regeni.
Allo stato attuale le indagini sulla morte del ricercatore, originario del Friuli Venezia Giulia, sono ad un punto morto nonostante l'intervento italiano sulle autorità egiziane. Di fatto non c'è stata una chiara volontà da parte delle autorità egiziane di collaborare concretamente per arrivare alla soluzione del caso. La cosa ha costituito motivo di forti tensioni diplomatiche con l'Egitto.
"Sono molto soddisfatto per l'approvazione della legge che istituisce la Commissione di inchiesta" sulla morte di Giulio Regeni, "è un passo successivo per accertare la verità, che significa che il nostro Paese, il nostro Parlamento, la nostra Camera dei Deputati non si fermeranno mai perché vogliamo giustizia per il nostro Giulio, ucciso in Egitto". Con queste parole il presidente della Camera Roberto Fico ha commentato all'Adnkronos il via libera dell'Aula di Montecitorio. "Con la famiglia Regeni è tanto che ci sentiamo - ha risposto il presidente Fico a chi gli domanda se sentirà i genitori di Giulio - La Commissione dovrà fare un lavoro faticoso, difficile ma so che saranno tutti in grado di farlo al meglio e al massimo delle capacità". "Il punto - per Fico - è che oggi, dopo tre anni, dovrebbero esserci la verità, la giustizia e non la Commissione di inchiesta, ma purtroppo, siccome non ci sono state, dobbiamo andare avanti e usare ogni strumento". La Commissione sarà incisiva? "Certo", si è detto convinto il presidente della Camera.