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Coronavirus

La conferenza stampa

Fase 2. Regione Veneto, Zaia: "Il 'giro di boa' si valuta da giovedì"

"Dal 10 aprile i dati sono sempre in discesa, sia rispetto ai ricoveri che per le terapie intensive. E questo è positivo", ha detto il governatore del Veneto nel punto stampa sull'emergenza coronavirus

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"I dati dicono che andiamo verso una situazione di tranquillità, ma il 'giro di boa' lo vedremo giovedì, per capire se la mancanza del rispetto delle regole con la 'movida' ha portato danni". Lo ha detto Luca Zaia nella quotidiana conferenza stampa sulla situazione Covid-19 in Veneto.

Il governatore ha sottolineato l'importanza del calo dei positivi "specie dopo l'aumento delle aperture e quindi di una crescita della socializzazione in questa prima settimana".

Nel corso dell'incontro Zaia ha anche presentato il video realizzato dalla Regione Veneto, che da oggi verrà diffuso sui social, per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole nei momenti di svago e negli aperitivi in piazza: "Il Covid-19 si combatte in ospedale, ma soprattutto fuori" è lo slogan che conclude il filmato.

"Dal 10 di aprile in Veneto i dati sono pressochè sempre in discesa, sia rispetto ai ricoveri, sia per le terapie intensive, e questo è positivo", detto Zaia. ll presidente del Veneto ha riferito che il tasso di positività in regione "è ormai sotto il 2 per mille; se volessimo confrontarlo con i tamponi fatti ieri, quasi 12.000, con 12 positivi, siamo sotto l'1 per mille. Dati che vanno verso situazioni di tranquillità. Ma abbiamo l'obbligo di essere prudenti di invitare i cittadini ad affrontare la partita con serietà".

​"Se ci fosse una 'fiammata' di quelle paurose - ha aggiunto - con 400 persone in terapia intensiva e migliaia di ricoverati si va per forza in lockdown perché non ci sono altre alternative". "E' per questo - ha sottolineato Zaia - che è inutile fare l'happy hour fianco a fianco, fatelo lo stesso ma evitate il 'casino', usate la mascherina".

"Se ci fosse un ritorno del Covid-19 ad ottobre si lavorerà sui micro focolai e non si penserà più di agire più con una rete a maglie fine per prendere dentro tutti finché sarà gestibile la situazione in lockdown non avrà più senso", ha detto Luca Zaia, nel caso di un ritorno ad ottobre.

Prosegue il trend positivo della regione Veneto nella gestione dei contagi da Coronavirus. I pazienti in isolamento sono 2619, in calo del 2.33%. Scendono anche i ricoverati in terapia intensiva che diventano 40. Cresce esponenzialmente la curva dei dimessi, che sono 3269, ovvero +11% rispetto a ieri. Riguardo ai nuovi positivi il presidente della Regione Luca Zaia fa notare che "molti sono stati casi di ripositivizzazione. Probabilmente è un fatto diagnostico perché i tamponi non sono affidabili al 100%".

"Io dico che bisogna farla, probabilmente non ci saranno tutte le produzioni che di solito siamo abituati a vedere ma spero si faccia". Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia nel consueto punto stampa sul coronavirus a proposito della Mostra del Cinema di Venezia, in programma a inizio settembre. "Il periodo ad oggi mi sembra sia ottimale, sarà l'occasione per far vedere che qui si riparte - ha aggiunto - La Mostra di Venezia ha un effetto che non è proprio irrilevante a livello internazionale".

"Ho un ottimo rapporto con il professor Crisanti ma è giusto riconoscere tutti i meriti, anche i nostri". Così il governatore del Veneto Luca Zaia risponde alla polemica nata sulla paternità del piano tamponi. Il presidente della Regione aveva attribuito a Francesca Russo, la dirigente del servizio di Prevenzione e Igiene Pubblica del territorio veneto, il merito del modello virtuoso con cui si è affrontata l'emergenza Covid-19. In risposta il virologo Andrea Crisanti ha sbottato liquidando le parole del Governatore come "baggianate".

Per Zaia: "Non si può dire che c'eravamo e dormivamo durante ilpieno dell'emergenza. Ognuno degli attori ha avuto un ruolo fondamentale nella campagna sui tamponi. Accetto il motto genio e sregolatezza quando si parla di medici dotati, fino a quando non c'è invasione di campo", ha aggiunto Zaia nel corso di una conferenza stampa.

"Sui reagenti presi all'estero ho chiesto chiarimenti scritti al dottor Flor dell'Azienda ospedaliera. Sarebbe gravissimo che il prof Crisanti fosse stato costretto ad andare all'estero per avere dei reagenti". Lo ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia su quanto detto dal prof. Andrea Crisanti che avrebbe recuperato il materiale all'Imperial College di Londra a causa delle lungaggini burocratiche in Italia. "Noi non ne sappiamo nulla - ha aggiunto - abbiamo in mano una relazione che ci dice che intorno al 20 gennaio si era pronti a fare i tamponi, se è accaduto qualcosa non lo so dire". 
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