Expo, Renzi: Primo maggio "no gufi day ma vittoria Italia" . Nel pomeriggio incontro con Napolitano

13 agosto 2014Da Milano dove si è recato per visitare i lavori di Expo, al cantiere di Rho Pero, il premier Matteo Renzi torna sul tema caldo degli ultimi giorni, il lavoro, e promette di riscrivere lo Statuto dei lavoratori. Ma prima di tutto assicura che Expo sarà una delle chiavi della ripartenza dell'Italia e per il primo maggio 2015, giorno dell'inaugurazione, sarà tutto pronto. "Non lasceremo il futuro ai gufi e a chi scommette sul fallimento. Siamo al lavoro" spiega. Per il pomeriggio in agenda l'incontro con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano nella tenuta di Castel Porziano su lavoro e riforme.
 
La visita, sotto una pioggia battente, è iniziata al campo base con un'introduzione del commissario unico Giuseppe Sala per poi passare a osservare i lavori. Renzi ha percorso il tragitto dove si trovano Padiglione Zero e Cluster cioè i padiglioni in cui sono riuniti più Paesi con un tema comune (come riso o caffè). All'appuntamento fra gli altri anche il prefetto Francesco Paolo Tronca e i ministri Maurizio Lupi e Maurizio Martina.

Non cederemo a chi scommette su fallimento 
Gli operai e le operaie "non stanno semplicemente costruendo un'opera, non solo padiglioni, ma stanno costruendo e restituendo l'orgoglio a un Paese che ne ha bisogno come il pane; ce la faremo, non lasceremo il futuro ai gufi e a chi scommette sul fallimento. Siamo al lavoro, sarà tutto pronto per il 1 maggio 2015" ha detto Matteo Renzi.

A Milano il 16 ottobre con capi stato asiatici
Renzi promette una nuova visita all'Expò di Milano per il 16 ottobre quando sarà a Milano per l'incontro con i Capi di Stato dei paesi asiatici assieme a quelli dei 28 paesi europei. "Sarà un'occasione significativa durante il semestre europeo".

Non solo Art.18: "Riscriveremo insieme statuto lavoratori" 
"L'ultimo tema di cui abbiamo bisogno è una discussione ideologica" sull'articolo 18, "possiamo evitarla riscrivendo tutti insieme la delega per la modifica dello statuto dei lavoratori" ha detto infine a Milano il premier superando ogni discussione - inutile a suo avviso - degli ultimi giorni.