POLITICA
Intervistato a In 1/2 ora
Renzi: "Il Pil arriverà a 1%". Sull'Ires: "Taglio anticipato al 2016"
Il premier parla di crescita e ribadisce la riduzione delle tasse per le imprese; "le tasse le abbassiamo e le pagano tutti: è finito il tempo dei furbetti". Poi annuncia canone Rai meno caro dal 2016 e che si pagherà in bolletta
"Sul Pil avevamo fatto una previsione del +0,7%, sarà del +0,9%, anzi io penso che arriveremo all'1%" il premier è ottimista sulla crescita del paese. "La revisione della spesa funziona, sta andando e sta andando bene ma non butto via il bambino con l'acqua sporca: tagliamo sulle poltrone e non sulla sanità".
Ha aggiunto: "La situazione va un pò meglio. Cosa dobbiamo fare? La prima riforma, la più importante, è restituire la fiducia agli italiani. Gli italiani per paura hanno risparmiato 350 miliardi di euro che è una cifra enorme, la paura ci costa 350 miliardi, se rientrasse sul mercato il 10% avremmo una crescita straordinaria".
Canone Rai in bolletta
Poi un annuncio sul canone Rai: "In legge di stabilità riduciamo il canone e contemporaneamente diciamo che lo devono pagare tutti attraverso un meccanismo" che potrebbe essere quello del pagamento in bolletta. "Oggi costa 113 euro, il prossimo anno costerà 100 euro. Chi è onesto e paga, paga meno".
Lavoro
"Gli incentivi alle assunzioni saranno sicuramente ridotti, trattandosi di incentivi funzionano se sono una tantum, altrimenti diventano un metadone". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è poi tornato a parlare del lavoro e del Jobs Act. "Non si può continuare a incentivare il lavoro - ha aggiunto - soltanto creando dipendenza da incentivi. Ma io mi ricordo alcuni autorevoli sindacalisti che dicevano: 'il Jobs act creerà precarietà'. Ha creato diritti, se c'è l'86% in più di mutui è anche perchè un ragazzo che ha trovato lavoro può prendere casa. Con il Jobs act sta cambiando il mondo".
Fisco, "finto il tempo dei furbi"
È intervenuto anche sul tema dell'evasione fiscale, "le tasse le abbassiamo e le pagano tutti e chi è onesto paga meno: in Italia è finito il tempo dei furbi". Sui capitali all'estero dice: "Con la voluntary disclosure il primo anno un miliardo e mezzo è già entrato. Sul prossimo anno saremo molto prudenti, metteremo a bilancio 2-2,5 miliardi. Ma non sarei sorpreso se fossimo vicini ai 5 miliardi grazie all'accordo con la Svizzera miliardi".
Riforme
"Sulle riforme credo che ci sia un gruppo di persone che fa una scelta utile per l'Italia. Chi appoggia le riforme aiuta l'Italia". Il premier Matteo Renzi ha parlato dei "verdiniani": "I senatori che stanno con Verdini le riforme le avevano già votate: l'incoerenza non è di chi sta votando le riforme ma di chi ha cambiato idea". Aggiunge: "A destra c'è una situazione talmente divisa che credo sia ingiusto porre un problema ai senatori di Verdini e dire che i senatori di Verdini non devono votare le riforme. Mi sembra allucinante. Sarà un problema di Berlusconi se lì dentro stanno litigando tra loro".