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POLITICA

Che tempo che fa

Renzi: "Abbassiamo le tasse di dieci miliardi"

Il presidente del Consiglio, ospite nel programma di Fabio Fazio, parla delle riforme che farà il governo. Dalla legge elettorale, pronta al massimo per martedì, agli ammortizzatori sociali. Poi l'annuncio: Raffaele Cantone sarà nominato responsabile dell'Autorità contro la corruzione

Matteo Renzi a Che tempo che fa
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Milano Inizia con una battuta sui tweet inviati alle sei del mattino la partecipazione del premier Matteo Renzi a "Che tempo che fa" su Raitre. Ma presto si passa alle priorità del nuovo governo: scuola, abbassamento delle tasse e riforme istituzionali. E poi l’annuncio: il magistrato Raffaele Cantone sarà a capo dell’Autorità anti-corruzione. 

Le tasse e la competitività
Per far capire la concretezza delle sue intenzioni Renzi cita Walt Disney: "La data è la differenza tra un sogno e un progetto. Io ci ho messo la data - dice il premiere - Mercoledì diamo inizio alle nostre riforme con l'abbassamento delle tasse di 10 miliardi. Il pacchetto di misure a grandi linee durerà tre mesi. La priorità è quella di garantire la competititvità del Paese. Dobbiamo ridurre i costi delle imprese e semplificare le regole del gioco - spiega il presidente del Consiglio - e dobbiamo anche dire alle famiglie che guadagnano poco che se riusciamo a dar loro qualche decina di euro al mese in più, quei soldi non finiscono nel risparmio, ma vanno nel circuito economico".

Una classe politica capace
Il premier continua parlando delle ambizioni che dovrebbe avere il Paese: "L'Italia per i prossimi anni vuole guidare l'economia europea. Quindi la prima cosa sono le riforme e la seconda cosa è una classe politica in grado di realizzarle". Una classe politica che però riesca a non farsi bloccare dalla burocrazia. "Abbiamo molti soldi fermi - dice Renzi - A Palazzo Chigi ora ci sono dei sindaci che sanno che quando ci sono i fondi bisogna spenderli. Perchè è questo che dobbiamo fare: abituarci a spendere bene, subito e fare in modo che i cittadini possano verificare come sono stati usati i fondi pubblici".

Gli ammortizzatori sociali e i sindacati
Anche gli ammortizzatori sociali sono da riformare secondo il presidente del Consiglio. Sul sussidio di disoccupazione, per esempio,  Renzi è chiaro: "Io ti do una mano [riferito al disoccupato] ma non te ne stai a casa, mi aiuti in biblioteca, al Comune ecc. Avremo i sindacati contro, ma ce ne faremo una ragione". Del resto Renzi sottolinea: "Le parti sociali criticano? Cosa hanno fatto in tutti questi anni per cambiare il Paese?".

Il Senato
Una delle grandi riforme su cui insiste il nuovo presidente del Consiglio è quella del Senato. E Renzi si aspetta un aiuto da parte delle altre forze politiche: “Perché non ci danno una mano ad abolire il Senato quelli di 5 Stelle?- si chiede - Noi abbiamo chiesto loro una mano a fare riforme. Sulle province hanno fatto ostruzionismo. Il 25 maggio se va in porto l'operazione voluta dal Pd, ci sarà l'abolizione delle province". Poi Renzi spiega perché queste riforme sono importanti: "Se vogliamo che il Paese cambi i politici devono dare il buon esempio. Il Senato è il punto simbolico. Dovrebbe essere privo di senatori pagati ed eletti; saranno rappresentativi delle autonomie locali. Il Senato dopo la riforma dovrebbe lavorare sulle leggi europee, quelle costituzionali ed eleggere gli organismi".
 
Legge elettorale
"Penso proprio che sia la volta buona - dice Renzi -  che si faccia una legge elettorale che impedisca le larghe intese e i giochini della Prima repubblica. Noi del centrosinistra per esempio abbiamo molto sofferto il male dei partitini. La legge elettorale - annuncia - è a una passo dal traguardo: lunedì si chiude, al massimo martedì mattina".

La parità di genere
Per la parità di genere Renzi punta al concreto: "Noi del Pd la parità di genere la facciamo e non credo che questo tema si affermi come principio legislativo - sottolinea il premier - La parità vera in Italia ci sarà quando le ragazze non dovranno firmare lettere di dimissioni in bianco nell'eventualità che rimangano incinte, o quando non ci sarà più diferrenza negli stipendi tra uomini e donne".

Il costo della politica
Altro punto toccato da Renzi è l'antipolitica. Ma il premier ha bene in mente come si può combattre:"Credo che ci siano pregiudizi di politici e di non politici come Grillo: vorrebbero che noi restassimo chiusi e asserragliati nel Palazzo perché sanno che se andiamo fuori il loro giochino non funziona più - ha detto il premier -  Il paradosso è che a lottare per abbassare il numero dei politici e i loro stipendi c'è il Pd e non il Movimento 5 Stelle. Per questo molti nel M5S stanno cercando di scappare".

Le scuole
Non solo grandi riforme tra le priorità del governo; anche progetti concreti che possano aiutare l’Italia a ripartire, ad esempio la scuola. "Secondo me il governo deve partire dalle cose più importanti e non c'è niente di più importante del luogo dove lasciamo i nostri figli - dice Renzi - Per questo stanziamo 10 miliardi per l'edilizia scolastica. Abbiamo chiesto aiuto anche a Renzo Piano per questo tema. Questa cosa, piaccia o non piaccia la faremo". E sulle polemiche sulle canzoncine con cui i bambini lo hanno accolto nelle loro classi dice che non hanno alcuno spessore, anzi le definisce "ridicole".

Obama e il Colosseo
Matteo Renzi è ottimista sul futuro del Paese, che deve avere coraggio e orgoglio. E per spiegare il concetto parla anche della standing ovation del pubblico di "Che Tempo che fa" al regista Paolo Sorrentino, che ha appena vinto il premio Oscar. E parlando delle grandi ricchezze dell'Italia Renzi annuncia: "Obama per la sua prossima visita ha chiesto di vedere il Colosseo".

 
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