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POLITICA

"Non tornare ai giochi della Prima Repubblica"

Renzi: bene congresso Pd o primarie, ma chi perde rispetti chi vince

L'ex premier al Tg1: una scissione non la capirebbe nessuno. Bersani: si voti nel 2018, ma prima serve una discussione 

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La scissione del Pd non sarebbe capita, va bene fare il congresso o le primarie, ma a patto che poi "chi perde rispetti chi ha vinto". Lo dice il segretario Pd Matteo Renzi in una intervista al Tg1.

Scissione? Non la capirebbe nessuno
"La scissione? Io penso proprio di no, non la capirebbe nessuno. Ci è stato chiesto di fare le primarie, il congresso, il referendum tra gli iscritti... Va bene tutto, qualsiasi sia lo strumento, per fare del nostro partito davvero un partito democratico. Però è importane che comunque vadano le primarie o il congresso, chi perde il giorno dopo rispetti chi ha vinto, altrimenti è l'anarchia", sottolinea Renzi.

Renzi: non tocca a me decidere data voto, Pd parli delle persone
La data delle elezioni non la decide il segretario Pd, l'importante è che il partito affronti la campagna elettorale "parlando dei problemi delle persone", dice Renzi. "Non so che giorno si voterà, non tocca a me deciderlo. Qualunque sia quel giorno è fondamentale che le forze politiche parlino dei problemi delle persone. Discutiamo di disoccupazione, di sicurezza, di banda larga, di innovazione, del futuro dell'ambiente. Altrimenti le elezioni sembreranno solo una caccia alle poltrone".

Non ricadere nei giochi della prima Repubblica
Poi Renzi parla del referendum sulle riforme costituzionali. "La riflessione c'è stata, la botta è servita. L'errore più grande è stato perdere di vista le esigenze dei cittadini e pensare alle dinamiche del palazzo", dice. Adesso "non bisogna ricadere nei giochi della prima Repubblica".

Bersani: si voti nel 2018, ma prima discussione nel Pd
"Io non so perchè si precipiti il Paese al voto con sei mesi di anticipo. Quando si chiude un ciclo in tutto il mondo democratico i partiti rendono contendibile la linea politica. Io sono per il voto nel 2018: non tocca a me decidere ma il Pd si levi dalla testa che si possa andare alle elezioni senza aver fatto prima una discussione", dice Pier Luigi Bersani a PiazzaPulita su La7. "Se si apre il congresso non c'è nessuna possibilità che si scinda il Pd, che nasca qualcosa fuori dal Pd. Ma sarebbe stravagante l'idea di andare alle lezioni dritti dopo il referendum e le amministrative e
l'Italicum. Allora lì diventa molto probabile" la scissione, aggiunge.
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