POLITICA
Il Pd
Il premier dopo i ballottaggi: "Basta primarie voglio riprendermi il partito, tornerò a fare Renzi"
Bruciano le sconfitte a Venezia e ad Arezzo, ma anche i flop a Enna e Gela, e il premier fa il punto della situazione: "Con il Renzi 2 non si vince, devo tornare il Renzi 1". Basta con le primarie: "Casson, Paita, De Luca, Emiliano, Moretti. Io in quelle scelte non ho messo bocca"
Il primo punto fermo: "Basta con le primarie". Queste elezioni dicono "che col Renzi 2 non si vince, devo tornare il Renzi 1". Cioè tornare a quel Pd "che mi ha eletto". Accusa: "Non ho scelto io i candidati. Casson, Paita, De Luca, Emiliano, Moretti. Io in quelle scelte non ho messo bocca".
"Adesso basta, si cambia", nella testa del premier c'è ora un nuovo modello di partito, più moderno, vicino a quello americano, di Obama. E promette cambio di ritmo: "Riforme più vicine, dovrò aumentare i giri, non diminuirli". Ma per vincere sa che deve tornare a guidare non solo il Governo ma anche il Pd, "devo tornare a fare il Renzi pure lì e farlo davvero".
Punta poi il dito contro le diatribe interne. "L'Italia è un paese di destra. Se poi, all'interno della sinistra, si discute continuamente e su tutto, questo ci indebolisce. Ed è quel che è accaduto". E avverte: non ci sono alternative al mio Governo, "sarebbe da irresponsabili". Poi sui dissidi interni aggiunge: "Chi vuole guidare il Pd mi deve sconfiggere e lo deve fare al congresso che si terrà nel 2017".