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Coronavirus

"Oltre 11.000 casi il tracciamento non basta"

Ricciardi: "Deve essere fatto un lockdown mirato"

Integrare misure dpcm in aree come Napoli e Milano, ha detto il professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica del sacro Cuore di Roma e consulente del ministro della Salute

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"Un'epidemia si combatte con i comportamenti delle persone e con il tracciamento, ma quando vai oltre 10.000-11.000 casi e non riesci più a tracciare e allora devi contenere. In certe situazioni ormai il contenimento necessario è tale che deve essere fatto un lockdown, mirato ma deve essere fatto". Lo ha detto durante la trasmissione Agorà,Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all'Università Cattolica del sacro Cuore di Roma e consulente del ministro della Salute, rispondendo in merito alla prospettiva dei prossimi mesi.

"Integrare Dpcm"
Le decisioni prese dal Governo con l'ultimo dpcm "vanno bene rispetto al territorio nazionale" ma"c'è la necessità di integrare queste misure in alcune aree specifiche in cui la curva di crescita è esponenziale". A tal proposito, "non parlerei di Lombardia ma per esempio di Milano,non parlerei di Campania, ma di Napoli. E intanto comincerei a preoccuparmi per Roma". 

La situazione, ha precisato, "è preoccupante perché di fatto l'epidemia, soprattutto in alcune aree del paese, ha cominciato a crescere in modo esponenziale e questo significa che dopo oltre un certo punto il raddoppio dei casi si ha ogni 2 o 3 giorni. Quindi ti puoi trovare all'inizio della settimana con 1000 casi e alla fine delle due settimane successive con 3.000,4.000 o 5.000 casi".

In queste aree specifiche, ha proseguito,"farei degli interventi mirati rafforzando quelle che sono le decisioni del Governo, e purtroppo, in questa fase, chiudendo alcune attività in maniera chirurgica". Perché, ha concluso Ricciardi, "quando hai una città con migliaia già dei casi significa che sei alla vigilia di una pressione enorme sui sistemi sanitari e, nel momento in cui questi casi diventano clinici e vanno in ospedale, possono provocare quelle situazioni che abbiamo visto a marzo e che vogliamo scongiurare".
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