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POLITICA

Ddl Boschi

Riforme, Cociancich: "La paternità dell'emendamento canguro è mia"

Il senatore Pd è diventato il protagonista del dibattito sulle riforme costituzionali: "Non sono un jihadista del renzisimo, ho presentati anche altri emendamenti con lo stesso contenuto"

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"Assumo la paternità totale di questo emendamento" all'articolo 1 della riforma costituzionale "e ricordo che ne ho presentati anche altri con lo stesso contenuto, sulle funzioni del Senato, alcuni sottoscritti anche da esponenti dell'opposizione che poi hanno votato contro". Il senatore Pd Roberto Cociancich si assume la responsabilità dell'emendamento "canguro".

Il senatore Pd fino ad ora sconosciuto è diventato il protagonista del dibattito sulle riforme costituzionale. Il suo emendamento arrivato " a sorpresa", riscrivendo interamente l'articolo 1 del ddl Boschi, ha infatti fatto decadere tutti gli altri emendamenti presentati al testo.

Il "canguro" ha scatenato polemiche e critiche in Aula. Sono giorni che le opposizioni chiedono al parlamentare del Pd di assumersi pubblicamente la paternità dell'emendamento. Roberto Calderoli e altri, tra cui Maurizio Gasparri, infatti, sospettavano che l'ormai noto "emendamento Cociancich" non fosse stato scritto realmente dal senatore Dem, ma da altri. Gasparri ha addirittura ipotizzato in Aula che "il vero padre" di questo emendamento sia stato il segretario generale di palazzo Chigi, Paolo Aquilanti.

Il senatore dei Conservatori e Riformisti Tito Di Maggio si è appellato a Grasso accusando: "chiedo a lei se è lecito che un jihadista della maggioranza faccia esplodere un emendamento che fa saltare il dibattito".  Il parlamentare si è subito difeso dall'accusa di essere un jihadista del renzismo: "Questo emendamento è frutto di quello che ho sempre fatto in Aula".
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