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POLITICA

Prove di dialogo

Riforme, M5s chiude a Renzi: basta incontri, tempo scaduto. Lui: sconfessati a mezzo blog

ll post sul sito di Beppe Grillo frena l'accordo per le riforme: "Ci dispiace per il Pd ma non c’è più tempo". Moretti: "Peccato, occasione perduta"

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Appena 24 ore dopo l'incontro tra M5S e Pd per cercare di arrivare a un accordo sulla nuova legge elettorale, è botta e risposta tra il premier Matteo Renzi e i pentastellati. Sul blog di Beppe Grillo, una delegazione M5S scrive che "è finito il tempo degli incontri". "Ieri al tavolo si è ipotizzato un altro appuntamento. Ma al momento si preferisce la ratifica degli attuali punti fin qui negoziati da parte dei nostri iscritti. Saremo pronti a votare la legge elettorale, inclusiva delle preferenze, direttamente in Aula - si legge sul Blog di Grillo - ci dispiace per il Pd ma non c'è più tempo".

La risposta di Renzi
"Non hanno fatto a tempo a sedersi al tavolo che subito è arrivata la sconfessione a mezzo blog". Così il premier Matteo Renzi ha commentato con il suo entourage il cambio di linea del Movimento 5 Stelle rispetto al dialogo sulle riforme e la legge elettorale. Poi il presidente del Consiglio ha però aggiunto con il M5s "l'importante è che il giorno della votazione sia quello giusto perché loro sono come le targhe alterne. Un giorno sì, un giorno no. Ma cercheremo fino all'ultimo di tenerli dentro". 

La "Grande soddisfazione" di M5S
Il M5S esprime comunque "grande soddisfazione per l'apertura e il parere positivo ottenuti sull'introduzione delle preferenze nella legge elettorale che a questo punto diamo per confermati".

"Quindi, almeno per questo, grazie a Renzi per aver accolto la proposta di un Parlamento di eletti e non di 'nominati'. Bisogna dargli atto che, anche se in ritardo, ha mantenuto la sua parola e si spera che la possa mettere in atto".

Ieri, alla fine della riunione di circa un'ora e mezzo a Montecitorio, le due delegazioni si erano aggiornate a inizio agosto, dopo l'attesa approvazione da parte del Senato della riforma costituzionale, in larga parte avversata dai grillini.

Ma oggi il M5S scrive di preferire, a nuovi appuntamenti col Pd, "la ratifica degli attuali punti fin qui negoziati da parte dei nostri iscritti", e dà appuntamento a Renzi direttamente in Aula.

Di Maio: "Non esiste nessuno scontro"
Al post che "congela" il tavolo del M5S con il Pd "ci abbiamo lavorato l'intera mattinata, io insieme agli altri esponenti 5 Stelle" della delegazione che ha incontrato Matteo Renzi e i dem. "Naturalmente, abbiamo sentito più volte anche Milano e Genova. No, non esiste alcuno scontro". Lo assicura alle agenzie il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.

La replica del Pd di Alessandra Moretti
La reazione dal Partito Democratico è affidata anche ad Alessandra Moretti, che fa parte della delegazione che ha tenuto le fila dei contatti con i 5 Stelle. Una reazione su Twitter, in cui parla di "tempo perso" e dice che la "linea di Di Maio non ha prevalso".




Le riforme
Il pressing del premier Matteo Renzi sulle riforme è sempre più forte, nonostante i 7.800 emendamenti che impegneranno l'Aula di Palazzo Madama a partire da lunedì 21 luglio, dove si discuterà del 'nuovo Senato' e di Titolo V. La tempistica di Renzi prevede il via libera alla riforma costituzionale al Senato entro luglio e legge elettorale i primi giorni di agosto. 
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