ITALIA
Il 27 agosto la relazione del ministro dell'Interno in Cdm
Mafia Capitale, vertice Gabrielli-Marino: "Da alfano fotografia di Roma datata"
Primo confronto in Campidoglio dopo la decisione del governo di affiancare il prefetto al sindaco per l'organizzazione del Giubileo e per il controllo degli atti amministrativi del Comune. E' stato un incontro "lungo e produttivo, nel quale ho illustrato il lavoro fatto nell'ultimo anno", ha detto Marino
Roma
Per il prefetto di Roma Franco Gabrielli il quadro delineato dal ministro Alfano il 27 agosto sulla Capitale è datato e si riferisce al 2014. Uscito dal vertice con il sindaco Ignazio Marino e l'assessore alla legalità Alfonso Sabella, dopo la decisione del governo di affiancare il prefetto al sindaco per l'organizzazione del Giubileo e per il controllo degli atti amministrativi del Comune, Gabrielli ha aggiunto che il Campidoglio si è dotato di un "assessorato alla Legalità che ha lavorato proficuamente e che su alcuni ambiti è andato al di là delle indicazioni del ministro, con riferimento ad alcune tipologie di controlli. "Ovviamente per rispetto del lavoro che andremo a fare - ha poi aggiunto parlando con i cronisti - non vi anticipo le mie sensazioni ed impressioni ma vi devo dire che in alcuni ambiti sono andati al di là delle indicazioni del ministro in riferimento ad alcune tipologie di controlli; il che mi fa bene sperare per l'esito delle attività che abbiamo concordato".
Le indicazioni di Alfano
Lo scorso 27 agosto il ministro Alfano aveva usato toni espliciti dicendo che Roma andava risanata e che Marino doveva collaborare con il Prefetto dopo le vicende di mafia capitale e in vista del Giubileo. L'intervento su Roma è stato reso necessario - aveva spiegato Alfano - "dalle gravi carenze amministrative riscontrate", che emergerebbero dagli atti dell'inchiesta Mafia capitale oltre a quelli della commissione d'accesso. Il governo, durante la riunione del Consiglio dei ministri del 27 agosto aveva approvato lo scioglimento del municipio di Ostia per mafia e preso le decisioni per mettere in sicurezza il Comune di Roma dalle infiltrazioni criminali.
"Non c'è nessun commissariamento di Roma - aveva detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti dopo il Cdm - ma un ruolo di raccordo del prefetto di Roma analogo a quello esercitato da quello di Milano con riferimento all'Expo". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva proposto "di assicurare al prefetto di Roma la pianificazione con il sindaco di un piano di interventi di risanamento in 8 ambiti".
Le indicazioni di Alfano
Lo scorso 27 agosto il ministro Alfano aveva usato toni espliciti dicendo che Roma andava risanata e che Marino doveva collaborare con il Prefetto dopo le vicende di mafia capitale e in vista del Giubileo. L'intervento su Roma è stato reso necessario - aveva spiegato Alfano - "dalle gravi carenze amministrative riscontrate", che emergerebbero dagli atti dell'inchiesta Mafia capitale oltre a quelli della commissione d'accesso. Il governo, durante la riunione del Consiglio dei ministri del 27 agosto aveva approvato lo scioglimento del municipio di Ostia per mafia e preso le decisioni per mettere in sicurezza il Comune di Roma dalle infiltrazioni criminali.
"Non c'è nessun commissariamento di Roma - aveva detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti dopo il Cdm - ma un ruolo di raccordo del prefetto di Roma analogo a quello esercitato da quello di Milano con riferimento all'Expo". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva proposto "di assicurare al prefetto di Roma la pianificazione con il sindaco di un piano di interventi di risanamento in 8 ambiti".