ITALIA
Assunzioni nel mirino
Roma, inchiesta sulle nomine Raggi: perquisizioni in Campidoglio
Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno acquisito tutti i documenti relativi ai primi cinque mesi di governo della sindaca grillina. La Raggi: "Niente da nascondere"
Nel mirino ci sarebbe, soprattutto, la nomina di Salvatore Romeo, il funzionario comunale vicino ai cinque stelle che dopo la vittoria alle amministrative si è messo in aspettativa dal Campidoglio per essere riassunto dallo stesso ente al triplo dello stipendio come capo della segreteria politica della sindaca. Un reclutamento già giudicato anomalo dall'autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Ma anche quelle di Carla Raineri, ex capo di Gabinetto dimessasi a fine agosto, e Raffaele Marra, ora al dipartimento del personale.
Il fascicolo sulle nomine, scaturito da un esposto di Fratelli d'Italia, è senza ipotesi di reato e senza indagati. Le perquisizioni a Palazzo Senatorio sono state effettuate dalla sezione di polizia giudiziaria di piazzale Clodio diretta da Maurizia Quattrone.
Il tweet della sindaca
"Perquisizioni? Nulla da nascondere. Messo a disposizione i documenti richiesti in assoluta serenità". Così in un tweet Virginia Raggi replica a stretto giro di posta alla notizia.
Perquisizioni? Nulla da nascondere. Messo a disposizione i documenti richiesti in assoluta serenità.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 15 dicembre 2016
Virginia Raggi risponde anche sulla vicenda Muraro: "Io non sono entrata nel merito dell'avviso di garanzia a Paola Muraro: quando lei ha presentato le dimissioni io le ho accolte. Sarà la magistratura a chiarire se ci sono profili d'illegittimità o meno. L'avviso di garanzia come l'invito a comparire è un atto dovuto quindi ritengo che la posizione della Muraro sarà chiarita dalla magistratura e non voglio fargli un processo in questa sede".