Le prime reazioni
Processo Ruby, Berlusconi assolto. L'esultanza dei parlamentari Fi e Ncd
I giudici della Corte d'Appello ribaltano la sentenza di primo grado con cui l'ex premier era stato condannato a 7 anni: "Nessun reato". I parlamentari di Fi esultano, Brunetta torna a chiedere la grazia per Berlusconi. Il M5S, invece, guarda alla tenuta del patto del Nazareno
"Emozione", "soddisfazione", "la verità è stata ristabilita". I parlamentari di Forza Italia e di Ncd commentano così la sentenza con cui i giudici della Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile.
Con l'assoluzione di Silvio Berlusconi "si rafforza certamente la strada intrapresa per cambiare con coraggio il Paese sia sul fronte delle riforme istituzionali e legge elettorale sia su quello del rilancio economico, della diminuzione della tassazione, della lotta alla burocrazia", afferma in una nota, Angelino Alfano (Ncd).
"L'assoluzione di Silvio Berlusconi in Appello costituisce alla fine di una troppo lunga vicenda una pagina di giustizia. Ma la soddisfazione di oggi non cancella l'amarezza per anni di aggressione". Così l'europarlamentare di Fi Raffaele Fitto. "A questo punto, si pongono domande enormi sull'immane campagna politica, mediatica e giudiziaria condotta per anni contro Berlusconi su basi così inconsistenti. Ora, spero che questa sentenza possa restituire a Silvio Berlusconi almeno un poco della serenità che gli è stata ingiustamente tolta per tutto questo tempo". E Augusto Minzolini (Fi) aggiunge: "E' la dimostrazione che ci sono dei giudici anche a Milano. Resta un problema su cui dovrebbero riflettere tutti in questo Paese: i danni che un processo, che non doveva neppure tenersi, e una condanna di primo grado ingiusta hanno provocato all'uomo e al Paese".
"Il migliore complimento per una sentenza è quello di essere giusta, equa, obiettiva. I
magistrati non hanno ceduto a una propaganda e a una pressione fortissima a tutti i livelli. I giudici hanno fatto i giudici- ha commentato Maria Stella Gelmini (Fi)- Questa sentenza è una scuola di metodo che ristabilisce un rapporto corretto tra politica e magistratura e attua la Costituzione". "Sono felice per il presidente Berlusconi che vede finalmente riconosciuta la sua innocenza e sono felice per il nostro Paese. Ora si torni tutti a fare politica per l'Italia in modo sereno e libero", ha concluso.
"Avevamo detto più volte che a nostro avviso non esistevano gli estremi per condannare Berlusconi né per concussione né per induzione alla prostituzione minorile. Certamente nessuno ripagherà Berlusconi per i danni fatti da quella che è stata un'autentica operazione non solo giudiziaria ma anche politica e mediatica. E' la disfatta della Procura di Milano e in primo luogo sia di Bruti Liberati sia della Boccassini che questo processo hanno gestito in una chiave addirittura unilaterale ed esclusiva". Lo afferma Fabrizio Cicchitto (Ncd). "Un merito notevole va anche a due avvocati difensori della classe di Fausto Coppi e di Filippo Dinacci che a loro volta hanno testimoniato che la difesa tecnica può raggiungere livelli di grande efficacia".
Il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta chiede invece una "Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti oscuri che hanno stravolto con un golpe la democrazia in Italia. Questa sentenza impone di riscrivere la storia di questi anni. E impone, come minimo risarcimento, la grazia subito per Silvio Berlusconi, se esiste un po' di decenza".
Paolo Romani, presidente del Gruppo Forza Italia - PDL Senato, ha voluto "fare solo tre commenti: assolto, assolto, assolto. Questa sentenza dà ragione alla fiducia riposta nella giustizia in Italia: forse finalmente è arrivato il segnale della fine di un'epoca oscura di persecuzione giudiziaria nei confronti del nostro leader Silvio Berlusconi. Non possiamo che gioirne tutti insieme al nostro Presidente".
Con il provvedimento, dice la deputata Laura Ravetto, si "vanifica ogni recondita illusione di certa sinistra di poter vincere a tavolino e conferma che il destino del centrodestra rimane saldamente nelle mani di Berlusconi". Esulta "per l'onore restituito al nostro leader" la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, mentre per la deputata Jole Santelli "l'assoluzione rende giustizia all'uomo prima che al politico".
"I giudici di Milano - afferma invece la senatrice Maria Rizzotti, vicepresidente della commissione Sanità - hanno accertato ciò che noi abbiamo sempre saputo". La senatrice Manuela Repetti prova "felicità per la sentenza. Felicità - aggiunge - per l'affetto nei confronti di una persona che finalmente viene sollevata da una sofferenza ancor più pesante per l'ingiusta condanna in un processo assurdo". Michaela Biancofiore, parlamentare e responsabile nazionale Risorse Umane di FI, sottolinea che l'emozione e la soddisfazione di questi minuti "sono sentimenti condivisi da tutto il popolo azzurro dal quale piovono messaggi di amore e felicità per Berlusconi. Esiste una giustizia giusta anche in Italia". Secondo Elena Centemero (Fi) la sentenza "non cancella ciò che è stato fatto al nostro leader ma restituisce a lui e a tutti coloro che da anni lo sostengono la gioia della verità". Renata Polverini, anche lei su Twitter scrive oggi è stato "smontato finalmente il teorema utilizzato contro il leader del centrodestra italiano. Una giornata finalmente di giustizia" è il tweet di Renata Polverini, deputato di Forza Italia e Vice Presidente Commissione Lavoro Camera dei Deputati.
Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, ribadisce la necessità di insistere nella richiesta di riforma della giustizia e per ottenere la responsabilità civile dei magistrati, e Luca D'Alessandro, segretario della commissione Giustizia della Camera, afferma: "Adesso chi paga? Chi paga per il fiume di denaro speso? Chi paga per la lesione alla dignità di un presidente del Consiglio, di un uomo, di un padre messo alla gogna grazie a spiate distorte fatte attraverso il buco della serratura? Chi paga per il danno d'immagine provocato all'Italia da un dibattimento in cui si è parlato di tutto tranne che di diritto?" Per Altero Matteoli l'assoluzione "restituisce serenità al nostro leader e a Forza Italia. Ne beneficerà il clima politico e il Paese".
Nella Lega è Roberto Maroni a rilanciare: "Ora Berlusconi ha più autorità e l'autorevolezza per fare un atto di generosità e lungimiranza e aprire una fase nuova del centrodestra".
Dal Pd il primo commento che arriva è quello del senatore Corradino Mineo che su Twitter scrive: "Forse smetteremo di frugare nell'alcova di Berlusconi per chiederci cosa preveda il patto del Nazareno".
Mentre dal M5S le prime reazioni arrivano su Facebook. Ed è il deputato Gianluca Vacca a scrivere: "Il patto con 'Re Giorgio' e Renzi dà i suoi frutti: assolto il pregiudicato. Addirittura sembra che Ruby fosse proprio la nipote di Napolitano e la cugina dell'ebetino..." Anche Lorefice e Giarrusso, entrambi grillini, commentano sul social network. La prima usa un fotomontaggio: il volto di Renzi sul corpo dell'ultrà 'Genny a Carogna' e sulla maglietta nera la scritta: "Silvio libero". E sotto all'immagine, "Il Patto del Nazareno regge!!!". Anche il senatore Mario Giarrusso suggerisce un legame tra l'accordo sulle riforme e l'assoluzione, con una battuta pubblicata sul suo profilo Facebook: "Come disse il nazareno: Berlusconi alzati e cammina".