POLITICA
"Dialogare con Europa da pari a pari"
Salvini: Commissione Ue è delegittimata, non può imporre sanzioni
Il vicepremier e ministro dell'Interno ha commentato in una diretta Facebook l'ipotesi della procedura d'infrazione da parte dell'ue discussa durante il vertice di governo
nel corso del vertice sui temi economici. "Oggi ci siamo trovati dicendo che una Commissione uscente, vecchia, delegittimata dal voto di milioni di europei la settimana scorsa - ha sottolineato il ministro - non può prendere decisioni o imporre scelte o sanzioni a governi e popoli".
La Commissione Ue, ha sottolineato Salvini in una diretta Facebook, "non può imporre scelte o sanzioni a governi e popoli che rappresentano milioni di cittadini e vogliono semplicemente fare quel che è giusto" cioè "tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie". E' un "sacrosanto diritto di un governo", ha concluso Salvini, che "senza voler disubbidire a tutti i costi" vuole dialogare con l'Europa "da pari a pari e con pari dignità".
"Mai nuove tasse, Conte e Tria d'accordo"
"Stanno aumentando, a tassazione invariata le entrate, sia Irpef che Iva nel primo trimestre.Vuol dire che il Paese lavora, produce, cresce. L'ultima cosa da fare è tassare. Escludo qualsiasi aumento di qualsiasi tassa,dall'Iva all'Imu alla tassa sui conti correnti alla patrimoniale". Così Salvini rispondendo ai giornalisti alla Camera. "Ne abbiamo parlato stamani e Conte e Tria sono assolutamente d'accordo, non aumenteremo alcuna tassa - ha aggiunto -. Su tagliare spese inutili, costi inutili, mettere sul mercato patrimonio immobiliare o mobiliare infruttuoso siamo disponibili a ragionare, su nuove tasse no", ha aggiunto.
"Rimpasto non è mai stato in agenda"
A proposito della possibilità di un rimpasto di governo il vicepremier leghista ha precisato: "Il rimpasto non è mai stato in agenda, c'era solo sui giornali". Del ministro per gli affari Ue "non ne abbiamo parlato oggi, ma è condivisione comune che mentre l'Europa cambia ci dovrà essere un rappresentante italiano che si occupi di politiche europee".
"Non svendiamo Italia"
"Il premier e il ministro dell'Economia andranno a trattare perché evitare l'infrazione ovviamente è obiettivo di tutti, ma non è che in cambio svendiamo il futuro del nostro Paese sottoscrivendo accordi che ci impiccherebbero per i prossimi 30 anni", ha aggiunto il vicepremier.
La "vecchia e delegittimata" Commissione Ue "non può imporre sanzioni" all'Italia. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini nel corso di una diretta Facebook sul tetto del Viminale parlando di quanto emerso oggi
La Commissione Ue, ha sottolineato Salvini in una diretta Facebook, "non può imporre scelte o sanzioni a governi e popoli che rappresentano milioni di cittadini e vogliono semplicemente fare quel che è giusto" cioè "tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie". E' un "sacrosanto diritto di un governo", ha concluso Salvini, che "senza voler disubbidire a tutti i costi" vuole dialogare con l'Europa "da pari a pari e con pari dignità".
"Mai nuove tasse, Conte e Tria d'accordo"
"Stanno aumentando, a tassazione invariata le entrate, sia Irpef che Iva nel primo trimestre.Vuol dire che il Paese lavora, produce, cresce. L'ultima cosa da fare è tassare. Escludo qualsiasi aumento di qualsiasi tassa,dall'Iva all'Imu alla tassa sui conti correnti alla patrimoniale". Così Salvini rispondendo ai giornalisti alla Camera. "Ne abbiamo parlato stamani e Conte e Tria sono assolutamente d'accordo, non aumenteremo alcuna tassa - ha aggiunto -. Su tagliare spese inutili, costi inutili, mettere sul mercato patrimonio immobiliare o mobiliare infruttuoso siamo disponibili a ragionare, su nuove tasse no", ha aggiunto.
"Rimpasto non è mai stato in agenda"
A proposito della possibilità di un rimpasto di governo il vicepremier leghista ha precisato: "Il rimpasto non è mai stato in agenda, c'era solo sui giornali". Del ministro per gli affari Ue "non ne abbiamo parlato oggi, ma è condivisione comune che mentre l'Europa cambia ci dovrà essere un rappresentante italiano che si occupi di politiche europee".
"Non svendiamo Italia"
"Il premier e il ministro dell'Economia andranno a trattare perché evitare l'infrazione ovviamente è obiettivo di tutti, ma non è che in cambio svendiamo il futuro del nostro Paese sottoscrivendo accordi che ci impiccherebbero per i prossimi 30 anni", ha aggiunto il vicepremier.