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ECONOMIA

Convegno del Messaggero, ospitato dall'Abi

Conti pubblici, Tria: "Nessuna manovra correttiva. Necessario compromesso con Ue"

Il ministro al convegno del Messaggero: "Quello che danneggia l'Italia danneggia anche l'Europa". Question time alla Camera: "Con minibot aumento immediato debito e deficit"

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Non ci sarà "nessuna manovra correttiva aggiuntiva", ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, intervenendo al convegno del Messaggero "Obbligati a crescere", ospitato dall'Abi. Nei confronti della Commissione europea, che ha ritenuto giustificata una procedura per deficit eccessivo, "si tratterà di vedere come spiegare, come anticipare forse" ma "nessuna manovra aggiuntiva",  ha detto il ministro dell'Economia. Tria ha ribadito di credere nelle stime del governo, che non danno un 2,4% di deficit per il 2019 ma un risultato "verso il 2,2 o 2,1%, e quindi siamo grosso modo nel braccio preventivo del patto di stabilità. 

"Dobbiamo arrivare assolutamente a un compromesso, al dialogo costruttivo per una soluzione, è nell'interesse dell'Italia ma anche dell'Europa perché quello che fa male all'Italia fa male anche all'Europa, quello che danneggia l'Italia danneggia anche l'Europa". ''I negoziati con la Commissione Ue sono delle trappole per il Paese e per la stessa Commissione Ue'', ha osservato il ministro. Che riconosce: "Il nostro debito è enorme, lo dobbiamo abbattere" per tranquillizzare i mercati, ha detto Tria.  

"Per il 2020 tra i nostri obiettivi c'è come evitare incremento l'Iva e come attuare la riforma fiscale, stiamo lavorando sul taglio di altre imposte", dice Tria. Per il ministro dell'Economia, inoltre, ''abbiamo il compito imprescindibile di ricreare fiducia nel breve termine''. 

"Le aste di titoli di stato vanno bene anche perché è difficile trovare dei titoli con rendimenti alti e comunque sicuri",  afferma Tria, secondo cui nel 2018 "il costo di emissione medio è stato più alto di altri paesi ma dal punto di vista storico non mostra una grande difficoltà. Il problema è la fiducia del mercato e per questo e' importante anche l'abbattimento del debito". 

Question time alla Camera, Tria: "Con minibot aumento immediato debito e deficit"
"L'emissione dei minibot comporterebbe l'aumento immediato del debito pubblico poiché se utilizzati per far fronte ai debiti commerciali connessi alla fornitura di beni e servizi sarebbero considerati come passività finanziaria tout court e quindi contabilizzati nel debito delle pubbliche amministrazioni. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, al question time alla Camera, spiegando che "si avrebbe quindi un corrispondente aumento del fabbisogno" e anche "dell'indebitamento netto".

''Non sussistono motivi per liquidare i creditori della pubblica amministrazione con mezzi diversi dal denaro avente corso legale'', sottolinea il ministro. Qualora questi strumenti, ha aggiunto il ministro,
"venissero utilizzati come mezzo di pagamento circolante, avendo una natura  diversi da  uno strumento di debito sarebbero illegali poiché, in conflitto con quanto previsto dai Trattati europei".
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