POLITICA
Al consiglio nazionale del Carroccio piemontese
Salvini: "Piemonte ha conti da regioni del Sud". Coalizioni? "Lega più forte del centrodestra"
"Il Piemonte ha dei conti da regioni del Sud e in alcune sue province il tasso di disoccupazione si avvicina a quelli del Sud" e, rivolgendosi ai due pretendenti alla poltrona di Roberto Cota, li ha ammoniti dicendo: "C'è da lavorare, tanto, e non c'è spazio per polemiche e litigi"
Torino
Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, a Torino per il Consiglio nazionale del Carroccio piemontese in vista del congresso del prossimo 29 novembre, ha subito avvertito i due pretendenti alla poltrona di Roberto Cota:"Il Piemonte ha dei conti da regioni del Sud e in alcune sue province il tasso di disoccupazione si avvicina a quelli del Sud. C'è da lavorare, tanto, e non c'è spazio per polemiche e litigi".
I pretendenti alla successione sono: Gianna Gancia, presidente piemontese del partito e capogruppo in Consiglio regionale del Piemonte, e Riccardo Molinari, ex assessore della giunta Cota e attuale vicesegretario federale del Carroccio.
"Qui c'è un disastro, una Regione e una città, Torino, da far ripartire - ha aggiunto - Se qualcuno è nella Lega per litigare ha sbagliato, stiamo crescendo e non ho tempo da perdere o da far perdere. Sono qui per ascoltare, poi deciderò come deve fare un segretario".
Parlando poi delle possibili coalizioni o accordi con gli altri partiti del centro destra ha ribadito che la sua "priorità è mandare a casa Renzi e Chiamparino" e aggiunge che "in questo momento la Lega è la più forte del centrodestra è la prima rivale di Renzi, spetta a noi provare a mettere tutti insieme. Ma chi sta governando con Renzi, e sta rubando denaro ai Comuni, non sarà alleato della Lega. Questo è evidente. Dove c'è Alfano - ha detto Salvini - non c'è la Lega".
Salvini si è rivolto ai lavoratori del Cuneese della Michelin, il colosso francese che oggi ha annunciato 578 tagli e la chiusura dello stabilimento di Fossano, dicendo loro che questa "è una vicenda che ci prendiamo a cuore e in carico, non permetteremo che 400 famiglie a Fossano siano messe in mezzo a una strada nel nome del business, quindi ci saremo. Alcune vertenze le abbiamo vinte, altre le abbiamo perse, però - ha aggiunto - i lavoratori non si sentano da soli, ci saremo, vedrò di esserci anche personalmente".
Infine, il segretario della Lega nord, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare le affermazioni di Umberto Bossi sui rimborsi elettorali spesi dal Carroccio per fini non istituzionali, ha liquidato la vicenda dicendo che lui può offrire garanzie "per quello che ho fatto e per quello che la Lega sta facendo. Sul passato saranno altri a giudicare, non mi tocca".
I pretendenti alla successione sono: Gianna Gancia, presidente piemontese del partito e capogruppo in Consiglio regionale del Piemonte, e Riccardo Molinari, ex assessore della giunta Cota e attuale vicesegretario federale del Carroccio.
"Qui c'è un disastro, una Regione e una città, Torino, da far ripartire - ha aggiunto - Se qualcuno è nella Lega per litigare ha sbagliato, stiamo crescendo e non ho tempo da perdere o da far perdere. Sono qui per ascoltare, poi deciderò come deve fare un segretario".
Parlando poi delle possibili coalizioni o accordi con gli altri partiti del centro destra ha ribadito che la sua "priorità è mandare a casa Renzi e Chiamparino" e aggiunge che "in questo momento la Lega è la più forte del centrodestra è la prima rivale di Renzi, spetta a noi provare a mettere tutti insieme. Ma chi sta governando con Renzi, e sta rubando denaro ai Comuni, non sarà alleato della Lega. Questo è evidente. Dove c'è Alfano - ha detto Salvini - non c'è la Lega".
Salvini si è rivolto ai lavoratori del Cuneese della Michelin, il colosso francese che oggi ha annunciato 578 tagli e la chiusura dello stabilimento di Fossano, dicendo loro che questa "è una vicenda che ci prendiamo a cuore e in carico, non permetteremo che 400 famiglie a Fossano siano messe in mezzo a una strada nel nome del business, quindi ci saremo. Alcune vertenze le abbiamo vinte, altre le abbiamo perse, però - ha aggiunto - i lavoratori non si sentano da soli, ci saremo, vedrò di esserci anche personalmente".
Infine, il segretario della Lega nord, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare le affermazioni di Umberto Bossi sui rimborsi elettorali spesi dal Carroccio per fini non istituzionali, ha liquidato la vicenda dicendo che lui può offrire garanzie "per quello che ho fatto e per quello che la Lega sta facendo. Sul passato saranno altri a giudicare, non mi tocca".