Il raduno dei militanti della Lega Nord
Salvini a Pontida: da oggi parte la lunga marcia per cambiare il Paese
Cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano, le idee non si processano" annuncia. "Daremo mano libera alla polizia" promette. Per la prima volta, Umberto Bossi non è intervenuto: "Segnale che devo andarmene". Sul palco, invece, i governatori della Lombardia Maroni, del Veneto Zaia e della Liguria, Toti, per parlare del referendum per l'autonomia del 22 ottobre
"Da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Pontida per il consueto raduno dei militanti della lega Nord. "Andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani, ma l'anno prossimo - aggiunge - saremo qui con una Lega e un centrodestra al governo, con l'Italia che riparte nel nome del lavoro, della sicurezza e soprattutto della democrazia".
L'obiettivo politico non cambia. Il raduno di Pontida è all'insegna di uno slogan: "Salvini premier". È la scritta gigante che campeggia sul palco, insieme a quella per il Sì ai referendum consultivi per l'autonomia di Lombardia e Veneto. Il pratone davanti al palco "è strapieno" con circa 50mila persone dicono dalla Lega, e sono 150 i pullman arrivati da tutta Italia. Al Governo "cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano, le idee non si processano, queste cose si facevano in Urss" dice dal palco Salvini, secondo cui quelli del centrosinistra "si comportano come il regime negli anni Venti che imbavagliava" gli oppositori.
Mano libera alla polizia. Sui migranti: grazie a loro scabbia, lebbra e malaria
Promette mano libera alle forze dell'ordine "per portare pulizia e sicurezza nelle nostre città". Sul palco sono presenti anche alcuni esponenti del sindacato di polizia Sap. E non manca un passaggio dedicato agli immigrati. "Giu' le mani dai bambini, i bambini non sono un business. I bambini vanno protetti da malattie come lebbra, malaria, scabbia che non c'erano piu' nella nostra Italia e che ci ha portato come gentile omaggio qualcuno che e' arrivato come ospite invitato negli ultimi anni". Poi aggiunge: "Vogliono vaccini obbligatori per i nostri figli. E i 600mila sbarcati negli ultimi anni, chi li ha vaccinati? Cancelleremo nel nome della salute e del rispetto il decreto Lorenzin".
Giudici eletti dal popolo e chi sbaglia paga
Il sequestro preventivo dei conti del partito, dopo la condanna in primo grado di Umberto Bossi per truffa ai danni dello Stato, ha cambiato lo spirito del raduno. Bossi per la prima volta non interviene. E Salvini lancia dal palco di Pontida l'idea di una proposta di legge per avere anche in Italia "come in altri Paesi giudici eletti direttamente dal popolo e poi chi sbaglia paga". I giudici del Tribunale di Genova "hanno sbagliato a capire, perché noi andiamo avanti più determinati di prima. Andassero a sequestrare i conti dei mafiosi che in Italia sono tanti, perché su questo parto c'è gente per bene" aggiunge. "Chiamo a una reazione di orgoglio, di dignità e giustizia le migliaia di magistrati e giudici che fanno bene il loro lavoro, combattono la mafia e non vogliono fare politica" dice il segretario del Carroccio che qui a Pontida torna a chiedere all'ex magistrato Carlo Nordio di "dare una mano a riformare la giustizia" se il centrodestra andrà al Governo.
L'Europa va cambiata
"L'Europa va cambiata, e noi daremo l'ultima chance di cambiamento all'Europa. Chi vuole governare con la Lega abbia chiaro che la Turchia non sara' mai Europa, o cambiano i trattati e ci danno la possibilita' di controllare la moneta, le banche, i porti, il lavoro, oppure meglio soli che male accompagnati, diamo l'ultima chance".
"In bocca al lupo per il referendum per l'autonomia di Veneto e della Lombardia. Dal loro grido di libertà dipende anche il grido di libertà della Liguria e dell'Italia intera. Grazie Pontida" ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, primo esponente di un altro partito italiano a intervenire al raduno di Pontida.
Bossi per la prima volta non interviene. Maroni: mi spiace, Pontida è Bossi
Per la prima volta proprio Bossi, il fondatore, non parlerà dal palco che inventò nel 1990. Il suo nome non compare nel programma ufficiale. "Noi ci siamo tutti, ma nei momenti eccezionali parla uno" ha detto Salvini spiegando l'assenza del nome di Bossi dalla scaletta degli interventi. "Questo mi spiace, perché Pontida è Bossi- ha commentato Umberto Maroni a margine del raduno. La decisione è stata presa dal segretario Matteo Salvini, ma per me Bossi a Pontida ha sempre diritto di parola".
Umberto Bossi: "Oggi segnale che devo andarmene"
"Arrabbiato? Abbastanza. Salvini mi ha detto che non voleva farmi fischiare. Ma è un segnale che devo andarmene via". ha detto Umberto Bossi ai giornalisti mentre lasciava il raduno, commentando la sua assenza sul palco.