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SANREMO

70esima edizione, finale col botto

Sanremo 2020. Il Festival incorona Diodato e fa il pieno di ascolti, sfiora gli 11 milioni e mezzo

11 milioni 476 mila con il 60.6% di share la media delle persone che hanno seguito la serata finale. Diodato: "Dedico questo premio a Taranto, bisogna fare rumore" dice il vincitore. Secondo classificato Francesco Gabbani e terzi i Pinguini Tattici Nucleari. Fiorello: ci hanno proposto il bis

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Sanremo 2020 chiude in bellezza,  registrando un nuovo record: la media d'ascolto dell'intera finale è  stata di 11.476.000 spettatori con il 60,6% di share. Per trovare una  percentuale più alta occorre tornare alla finale del festival del  2002, condotto da Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere.

In particolare, la prima parte della finale è stata seguita da 13 milioni 638 mila spettatori con share del 56,8%, con un incremento rispettivamente di 1 milione e 509 mila e di 3,7 punti percentuali rispetto allo scorso anno. La seconda parte, in onda dalle 23.57 all'1.59 (la trasmissione è andata ben oltre ma è a quell'ora che si ferma la rilevazione Auditel), è stata seguita da 8 milioni 969 mila spettatori con share del 68,8%, in crescita rispettivamente di 575 mila spettatori e di ben 12,3 punti percentuali.

Amadeus: sono l'uomo più felice del mondo
"Questa mattina è la più difficile di tutte in realtà, i pensieri se ne vanno, la mente si svuota. Io sono l'uomo più felice del mondo, ho realizzato un sogno e tutto quello che è accaduto era quello che desideravo fare fin da agosto". Così Amadeus in sala stampa all'Ariston, dove è apparso visibilmente commosso mentre i giornalisti gli facevano un lunghissimo applauso. "E' stata una scommessa - ha aggiunto - e una grande responsabilità perché il numero 70 ti impone di fare qualcosa di particolare rispetto al solito e l'azienda mi aveva dato grande fiducia. Io credo di averla ripagata lavorando con sincerità e facendo quello che ritenevo giusto. Già prima dei risultati avevo detto: questo è quello che voglio fare e se dovesse andar male me ne assumo la responsabilità. Se l'ho potuto fare l'ho potuto fare grazie alla Rai. Io ringrazio l'ad Salini, il direttore Coletta, che appena arrivato è stato catapultato in questo mondo e ci ha tranquillizzati dicendo 'state facendo bene', e avere un direttore che ti dà fiducia è una spinta notevole".

SkyTg24, Fiorello  "Riprovevole la fuga di notizia sul vincitore per uno 0 virgola in più di share" "Deontologicamente è una cosa che trovo riprovevole per uno zero virgola in più di share, perché di questo si tratta. Cosa può dare a un'azienda una notizia che passa in uno scroll con altre notizie?". Così Fiorello ai microfoni di RTL 102.5 durante "L'Indignato speciale" a proposito della 'fuga' della notizia sul nome del vincitore del Festival di Sanremo, apparsa su Sky TG24 prim'ancora che la Rai lo annunciasse.

"Non ci puoi fare niente - ha detto lo showman - Nell'ultima conferenza stampa i giornalisti hanno giustamente fatto notare che avevano bisogno di un vincitore per poter uscire (riferito alla carta stampata che ha orari contingentati per le sue edizioni, ndr) perché c'è gente che lavora, ci sono straordinari da pagare, perché sarebbe stato un problema. Amadeus è stato un signore e ha detto 'Avete ragione', hanno fatto un embargo e gli ha detto 'Vi garantisco il nome entro un certo orario ma voi garantitemi che non farete uscire il nome'. Invece, purtroppo, una mela marcia c'è sempre ed è stato 'spoilerato'".

Foa: edizione memorabile che premia l'impegno Rai
"Un risultato eccezionale, che premia un'edizione memorabile del Festival di Sanremo, frutto dell'impegno e delle capacità di tutte le squadre della Rai coinvolte nel progetto". Questo il commento del presidente della Rai, Marcello Foa. "Un grande plauso ad Amadeus per la conduzione impeccabile, e a Fiorello per la creatività con cui ha saputo trascinare il pubblico. E' in occasioni come questa - conclude Foa - che la Rai dimostra di essere davvero la tv di tutti gli italiani".

Media complessiva ascolti del 54.94%, Coletta: "Record del millennio"
Sanremo 2020 ha raccolto complessivamente una media del 54.94%, "che è il record del millennio: dobbiamo tornare al 1999 per avere un dato superiore". Lo annuncia in conferenza stampa il direttore di Rai1 Stefano Coletta.   "Nella seconda parte - aggiunge - il festival ha avuto nella serata finale più di 7 milioni all'ascolto". Record assoluto sul pubblico dei giovanissimi, "con oltre il 61% sul target 15-24 anni, non accadeva dal 1998" e ottimi riscontri sui laureati "che hanno apprezzato - dice Coletta - questo grande familyshow, che ha saputo raccontare con grande autenticità le grandi e piccole cose, anche la nostra quotidianità., come hanno dimostrato i dialoghi tra Amadeus e Fiorello".

Quest'anno 37 milioni di ricavi, quasi 6 milioni in più sul 2019
Sono stati 37 milioni e 7 mila euro i ricavi Rai da questa edizione del Festival di Sanremo. Lo scorso anno furono 31 milioni 347 mila. Lo ha riferito Antonio Marano, presidente di Rai Pubblicità, che aveva il compito di coordinare l'intera attività che riguardava la realizzazione del Festival sul territorio, con novità. Un balzo in avanti notevole, è stato sottolineato, specie se comparato al 2017 e al 2018, quando i ricavi furono di 27,5 milioni in entrambi i casi. Da Marano parole di ringraziamento per l'impegno dell'amministratore delegato di Rai Pubblicità, Giampaolo Tagliavia.

Vince Diodato con il brano "Fai rumore"
Va a Diodato la vittoria al Festival della Canzone di Sanremo con il brano "Fai rumore" che ottiene anche il premio della critica "Mia Martini" e il premio della sala stampa "Lucio Dalla".

Francesco Diodato, nato ad Aosta 38 anni fa, ma di origine pugliese e romano d’adozione, già in testa dopo le prime quattro giornate supera Francesco Gabbani con "Vicecersa" nella finalissima. Al terzo posto i Pinguini tattici nucleari con "Ringo Starr". 

"Dedico questi premi a Taranto, bisogna fare rumore. L'Eurovision? Ci andrò"
"Ci sto capendo poco. È una sensazione stranissima. Ti carichi di un'emotività difficile da gestire. Sono sconvolto. Fin dal primo giorno mi sono sentito accolto da un calore che non mi aspettavo. Ricevere tutti questi premi è stato inaspettato e mi rende molto felice anche nei confronti di tutte le persone che hanno sempre lavorato con me e mi hanno fatto sentire protetto". Queste le prime parole di Diodato, vincitore del settantesimo Festival di Sanremo con 'Fai rumore'.

Questi risultati li "dedico alla mia famiglia che ha fatto tanto rumore nella mia vita. Non vedo l'ora di sentirli. Alla mia città, alle persone che ogni giorno lottano e a quel bambino che aveva paura del mondo fuori", ha detto il cantautore. E sulla sua partecipazione all'Eurovision Song Contest ha dichiarato: "Ho impegni il 14 maggio? No? Allora vado". Diodato ha spiegato anche il perché: "Credo che si debba fare squadra, la musica italiana ha uno spessore importante e va aiutata a livello internazionale. Dobbiamo tornare a essere esportatori di musica. Uno degli artisti che amo di più, Modugno, lo insegnava nelle sue apparizioni fuori. Ogni volta che mi chiederanno di andare all'estero ci andrò". Poi: "Sono arrivato a questo successo dopo tanti anni di gavetta, e così si raggiunge la felicità. Non a caso il mio album si intitola 'Che vita meravigliosa'. Nella vita ho avuto tante batoste, ho suonato in condizioni estreme, anche con pochissimi spettatori. Sono le cose che ho vissuto e ho imparato. Ho imparato a vedere otto persone davanti a me e a suonare per quelle otto persone, che avevano comprato il biglietto per me". 



Gabbani: dedico "Viceversa" alle persone deboli e indifese
Secondo posto dunque a Sanremo per Francesco Gabbani, con il brano "Viceversa". L'artista di Carrara ha dedicato il risultato e il suo brano "a tutte le persone che mi hanno aiutato a dare vita al progetto di Viceversa. La canzone, in questo momento storico particolare, alle persone deboli e indifese".



Terzi i Pinguini Tattici Nucleari: "Non ce lo aspettavamo"
"All'inizio del Festival non ci aspettavamo di arrivare fino alla fine, immaginavamo di essere tra il 15esimo e il 20esimo posto. Comunque siamo un po' Ringo Starr, abbiamo rispettato la filosofia della canzone. Strano perché quello di Sanremo è un pubblico nuovo e non era abituato a noi. Però siamo felicissimi". Così i Pinguini Tattici Nucleari in conferenza stampa all'Ariston commentando il terzo posto al Festival.



La classifica definitiva dal al 4° al 23° posto
4. Le Vibrazioni; 5. Piero Pelù; 6. Tosca; 7. Elodie; 8. Achille Lauro; 9. Irene Grandi; 10. Rancore; 11. Raphael Gualazzi; 12. Levante; 13. Anastasio; 14. Alberto Urso; 15. Marco Masini; 16. Paolo Jannacci; 17. Rita Pavone; 18. Michele Zarrillo; 19. Enrico Nigiotti; 20. Giordana Angi; 21. Elettra Lamborghini; 22. Junior Cally; 23. Riki

Standing ovation per Fiorello
"I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo Bis: la risposta la daremo alla fine di questa puntata, la settimana prossima". Tra il serio e il faceto, ironizzando sulla durata monstre delle serate del festival, Fiorello lo annuncia a sorpresa all'inizio della finale, poi chiama l'applauso per Amadeus, "perché lo merita,veramente", e si emoziona. "Questo festival non sarebbe stato così se non avessi avuto sempre accanto a me il mio amico, da 35 anni, Fiorello": Amadeus ringrazia lo showman e parte l'applauso del pubblico dell'Ariston che si alza in piedi. Fiorello ringrazia per la sua "prima standing ovation a Sanremo" 

Achille Lauro e la Regina
Il viso di incorniciato da centinaia di perle; la parrucca, segnata anch’essa da inserti di perle, gorgiera e crinolina, tutto ricorda l’acconciatura della regina Elisabetta I d'Inghilterra. Achille Lauro si presenta sul palco dell'Ariston per la performance finale dell’ultima serata del Festival come un'Elisabetta I dei nostri tempi dopo aver impersonato San Francesco, Ziggy Stardust, la marchesa Casati Stampa. Su Elisabetta I spiega: “Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto”.

Mara Venier e la scala
La scala sì, ma senza scarpe. Mara Venier entra in scena all'Ariston sfilandosi i tacchi a spillo. "Sono molto felice per te, davvero", dice ad Amadeus, che le consegna un enorme mazzo di chiavi. "Queste aprono tutti i camerini, domani questa è casa tua". La puntata di Domenica in che, come da tradizione, chiude la settimana del festival, andrà in onda direttamente dal palco. 

Claudio Cecchetto, l'amarcord
Amarcord sul palco dell'Ariston per Amadeus e Fiorello, che hanno iniziato la loro carriera nello spettacolo insieme a Radio Deejay. "Ci chiamavano i ragazzi di via Massena, e se siamo arrivati fino a qui - dice il conduttore - lo dobbiamo a Claudio Cecchetto". "Ciao Claudio", gli fa eco Fiorello. Nei giorni scorsi in sala stampa, ritirando il premio Assomusica intitolato a David Zard, Fiore ha colto l'occasione per rendere omaggio anche a Franchino Tuzio e Bibi Ballandi ai quali sono legati i suoi esordi e i suoi grandi successi.

Il monologo di Tiziano Ferro e poi il ciao
"E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé". Tiziano Ferro sul palco dell'Ariston, si racconta a due settimane dal suo 40° compleanno. "A 40 anni, per la prima volta ho sognato Dio. Aveva il viso di un adolescente e mi diceva che ho strappato a morsi la vita che volevo - ha raccontato nel suo breve monologo -. A 40 anni, ho scoperto che non voglio essere una persona alterata dal male. Dove l'arroganza urla, il silenzio elegantemente afferma. A 40 anni ho imparato che non bisogna negarsi all'amore del padre e della madre, mai, né per orgoglio né per timore. L'amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza. Basta ascoltare".  E poi: "Grazie Sanremo. Ciao!". Ferro si è congedato così dal Festival con il brano "Alla mia eta'" e con un medley di "Non me lo so spiegare", "Ed ero contentissimo" e "Per dirti ciao". E "ciao" lo ha ripetuto, commosso, più volte al pubblico dell'Ariston dopo cinque serate in cui è stato ospite fisso.

Fiorello scherza sulla scaletta: "Ama mi esci all'una"
Fiorello torna poi a ironizzare sulla durata delle serate di Sanremo e sulle modifiche in corsa al programma per accorciare i tempi della finale. Mostra la scaletta al direttore di Rai1 Coletta, all'ad Salini, al presidente Foa ("sembra pettinato come una saracinesca") e spiega: "Dobbiamo dare il vincitore entro l'una, là dietro è saltato il banco". Poi, rivolto ad Amadeus: "Mi esci all'una, qui c'è dell'unismo", insistendo sugli 'ismi' di cui ha fatto un tormentone del festival. 

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