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SPORT

Serie B

Scandalo Calcio, Pulvirenti (Catania): "Ho comprato 5 partite"

Al gip di Catania il presidente della squadra etnea ammette di aver "pagato 100mila Euro per ogni partita comprata" per evitare la retrocessione

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Il presidente del Catania Calcio, Nino Pulvirenti, ha ammesso davanti al Gip di Catania nel suo interrogatorio di garanzia, di aver comprato cinque partite dell'ultimo campionato di serie B per evitare la retrocessione della squadra. Pulvirenti ha detto di aver pagato 100.000 per ciascuna delle partite truccate. Lo rende noto il procuratore di Catania, Giovanni Salvi. Pulvirenti ha negato di aver mai scommesso sulle gare combinate. 

Il presidente del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, arrestato nell'inchiesta sulle partite comprate, ha restituito tramite i suoi legali alla questura la licenza che gli permetteva di potere effettuare spettacoli sportivi allo stadio Cibali di Catania. La riconsegna è di venerdì ma la notizia è trapelata solo adesso in ambienti investigativi. Senza la licenza, che è personale, Pulvirenti nell'immediato non potrà svolgere attività sportiva essendo indagato per associazione per delinquere finalizzata alla frode. 

I legali: "Ammesso contatti ma non decisivi"
I legali del presidente del Catania ridimensionano però le affermazioni del loro assistito: "Ha ammesso di avere avuto contatti" per "condizionare il risultato di alcuni incontri per salvare dalla retrocessione il Catania", ma ritiene che i "contatti non abbiano avuto alcuna reale incidenza sull'esito degli incontri". Secono gli avvocati Pulvirenti ha chiarito "la sua assoluta estraneità al fenomeno del calcioscommesse. Ha tuttavia manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti - concludono il prof. Grassi e l'avvocato Lattanzai - che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull'esito degli incontri in questione". 
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