ITALIA
Il rito al Colosseo
Nella Via Crucis il dolore delle famiglie spezzate
"La supplica a Dio si leva per quanti 'sono a terra' a causa di matrimoni falliti, di drammi o per l'angoscia del futuro". Ricordate le vittime dei preti pedofili 11 anni dopo la svolta nella lotta agli abusi sui minori impressa nel Venerdì Santo del 2005 da Joseph Ratzinger
Pensiero ad abusati, 11 anni dopo Ratzinger
"Gesù privato delle vesti" evoca i "bambini profanati nella loro intimita'", chi ha subito abusi o "non è rispettato nella propria dignita'". Nella tradizionale Via Crucis al Colosseo, Papa Francesco e i fedeli hanno ricordato, con queste parole scritte dal cardinale di Perugia Gualtiero Bassetti e lette da Francesca Fialdini e Orazio Coclite, le vittime dei preti pedofili 11 anni dopo la svolta nella lotta agli abusi sui minori che nel Venerdì Santo del 2005 impressero proprio le meditazioni allora preparate dal cardinale Joseph Ratzinger, con la denuncia: "Quanta sporcizia nella Chiesa!".
C'è simbolicamente tutto il mondo a portare la Croce
Questa sera al Colosseo c'è tutto il mondo. La croce della via Crucis presieduta da Papa Francesco, infatti, è stata portata da uomini e donne provenienti dal Centrafrica, dalla Siria, dalla Cina, dalla Russia, dal Paraguay, dalla Bosnia. Nella prima stazione a portare la croce è stato il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini; nella seconda una famiglia numerosa: Andrea Postiglione e Francesca Martucci con i loro quattro figli. Alla terza stazione dei rappresentanti dell'Unitalsi: Francesco Rocco Arena, disabile in carrozzina, accompagnato dalla sorella, Luciana Matani, e dal barelliere Salvatore Bonaccorso. Alla quarta stazione una famiglia: la famiglia di Paolo Budaci con la moglie e le figlie, Chiara e Francesca. Alla quinta stazione due allieve, il direttore e un insegnante dell'Afgp (Associazione Formazione Giovanni Piamarta) di Remedello (Bs). Alla sesta stazione, la croce è portata da una donna cinese, Yialaan Chin, e una russa, Varvara Slivkina. Alla settima, portano la Croce una donna paraguaiana, Nives Masala, e un uomo bosniaco, Radoslav Dodig. All'ottava, la Croce è portata da una famiglia ecuadoregna, Josè Silva e Monica Jaramillo con il figlio Giuseppe Carlo. Alla nona, portano la Croce una donna dall'Uganda, Prisca Ojok Aunma, e un uomo keniota, Nicodemus Orioki Nyaega. Alla decima, dal messicano Ruben Guillen Soto e da Letitia Yando della Repubblica centrafricana. Gesù è spogliato delle vesti; all'undicesima stazione John Sentovich, statunitense, e la boliviana Susana Mamami; alla dodicesima stazione, da due siriani assistiti dalla comunità di Sant'Egidio, Haddad Rana e Yousef Saghir; alla tredicesima, è portata da alcuni frati custodi di Terrasanta; alla quattordicesima e ultima stazione, ci sono i Giovani per le torce Giuseppe Bonfatti e Anna Fils, di Roma.