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Coronavirus

Il dibattito

Scuola, Ordine Medici: "Riaprirla aumenta i contagi, ok solo se c'è zona rossa"

Lo afferma il presidente Filippo Anelli

Filippo Anelli
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"Se facciamo la zona rossa possiamo mandare i ragazzi a scuola. Se davvero tutti stanno a casa,  riducendo così la pressione sui trasporti, e se i ragazzi non possono aggregarsi fuori, i sistemi di tutela messi a punto all'interno delle scuole possono funzionare. Diversamente abbiamo visto che il sistema non ha funzionato, e che aprire le scuole comporta un aumento della diffusione del virus".

Lo afferma all'Adnkronos Salute il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.

"Per fare andare i ragazzi a scuola - ribadisce - ci vuole una zona rossa vera. Solo così si può organizzare un trasporto dedicato per la scuola, senza grandi rischi", conclude.

"No vax incompatibile con la professione"
"I medici no vax sono quelli che negano la validità del vaccino. Questo è incompatibile con la professione. Non è una cosa possibile. I medici sono parte integrante della comunità scientifica. In questi casi l'Ordine interviene comminando sanzioni, che arrivano anche alla radiazione. Molti medici no vax - in passato - sono stati radiati", aggiunge Anelli, che fa però un distinguo: "Diversa la questione di chi non vuole vaccinarsi".

"Negare il vaccino - sostiene Anelli in riferimento ai medici no vax - sarebbe come se un ingegnere negasse la validità di fare i calcoli per valutare quanto ferro mettere all'interno di un pilastro per costruire un ponte. E' uno strumento fondamentale per la professione. Se neghi i calcoli non puoi costruire un ponte".

Quanto ai medici che non vogliono vaccinarsi, in questo caso contro Covid-19, "la questione è diversa - spiega il presidente Fnomceo - perché bisogna bilanciare il diritto dell'individuo, in assenza di una legge che rende obbligatoria esplicitamente la vaccinazione, rispetto al dovere deontologico e anche alle norme di legge che prevedono che il vaccino diventi un requisito per non danneggiare gli altri".
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