ITALIA
Renzi: "Coinvolgere tutti, anche opposizioni"
Scuola, il piano oggi in Consiglio dei Ministri. Il governo rinuncia al decreto e opta per il ddl
"Sulla scuola - spiega il presidente del Consiglio - voglio dare un messaggio al Parlamento, riprendendo lo spirito delle dichiarazioni delle opposizioni e del Presidente della Repubblica". Oltre 120mila precari della scuola col fiato sospeso perchè probabilmente il piano di assunzioni inserito dalla riforma Renzi in un decreto-legge che avrebbe avuto una corsia preferenziale in Parlamento, slitterà per coinvolgere le opposizioni nella riforma. Sul tavolo del Cdm anche il piano sulla banda larga
Roma
Coinvolgere maggioranza e opposizioni sul tema della scuola. E' l'obiettivo che si pone Renzi nel giorno del Consiglio dei ministri. Non si ricorrerà a un decreto legge, ma a un dddl per coinvolgere tutti, comprese le opposizioni su un tema così importante come la scuola. "Stiamo lavorando a un cambiamento radicale, ma vogliamo coinvolgere maggioranza e opposizioni. Sulla scuola - spiega infatti il premier - voglio dare un messaggio al Parlamento, riprendendo lo spirito delle dichiarazioni delle opposizioni e del Presidente della Repubblica. Proporremo un disegno di legge - dice - chiedendo tempi certi al lavoro parlamentare. Se tutti saranno rispettosi e attenti, se non ci sarà ostruzionismo, allora ragioni di urgenza saranno - riferiscono le stesse fonti - rispettate dal normale dibattito parlamentare. Il premier intende - viene spiegato in ambienti della presidenza del Consiglio - lanciare una sfida sui contenuti ma anche sul metodo e mettere fine alla storia del 'dittatorello', accusa ancora oggi rilanciata da Brunetta e dalla Lega. Nel disegno di legge, fino a ieri sera, era previsto che finissero la riforma dell’infanzia, misure legate alla disabilità e al "sostegno", un testo unico nuovo in materia di normativa scolastica e misure per il diritto allo studio.
Oltre 120mila precari della scuola restano, quindi, col fiato sospeso perché probabilmente il piano di assunzioni inserito dalla riforma Renzi in un decreto-legge che avrebbe avuto una corsia preferenziale in Parlamento slitterà per coinvolgere le opposizioni nella riforma. Il "piano assunzionale straordinario" è destinato a due categorie: gli inclusi nelle liste provinciali dei supplenti e gli idonei dell'ultimo concorso a cattedra bandito nel 2012. Ma per sapere chi sarà coinvolto bisognerà aspettare che il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini emani il decreto sull'organico dell'autonomia, composto da posti comuni, posti curricolari e posti per il potenziamento dell'offerta formativa.
Sul tavolo del Cdm ci sarà anche il Piano per la banda larga. Nessun decreto, ma per l'appunto un piano. Un piano che punti a disegnare una 'cornice' complessiva con obiettivi di copertura e diffusione della banda ultralarga in linea con le scadenze dell'Agenda Digitale Europea. Una pianificazione che richiama quanto fatto negli anni '80 con il Piano energetico nazionale e anche in linea con quanto Bruxelles ha fatto su vari temi giudicati prioritari, come il clima o la disoccupazione. Il piano non conterrà quindi un meccanismo di switch off tra rete in rame e rete in fibra, nè tantomeno una data per lo 'spegnimento' della rete in rame di Telecom Italia. Viceversa, salvo sorprese dell'ultima ora, si baserà in larga parte su quanto emerso dalla consultazione pubblica con i soggetti interessati. Nel piano che sarà presentato "non ci sono ipotesi di arbitrari spegnimenti di rete o quant'altro", ha spiegato ieri il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli da Bruxelles, dove si è recato per il Consiglio Ue sul digital single market. Né spegnimenti di rete in rame e neppure altre sorprese, ha voluto precisare Giacomelli gettando acqua sul fuoco delle preoccupazioni degli operatori.
Oltre 120mila precari della scuola restano, quindi, col fiato sospeso perché probabilmente il piano di assunzioni inserito dalla riforma Renzi in un decreto-legge che avrebbe avuto una corsia preferenziale in Parlamento slitterà per coinvolgere le opposizioni nella riforma. Il "piano assunzionale straordinario" è destinato a due categorie: gli inclusi nelle liste provinciali dei supplenti e gli idonei dell'ultimo concorso a cattedra bandito nel 2012. Ma per sapere chi sarà coinvolto bisognerà aspettare che il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini emani il decreto sull'organico dell'autonomia, composto da posti comuni, posti curricolari e posti per il potenziamento dell'offerta formativa.
Sul tavolo del Cdm ci sarà anche il Piano per la banda larga. Nessun decreto, ma per l'appunto un piano. Un piano che punti a disegnare una 'cornice' complessiva con obiettivi di copertura e diffusione della banda ultralarga in linea con le scadenze dell'Agenda Digitale Europea. Una pianificazione che richiama quanto fatto negli anni '80 con il Piano energetico nazionale e anche in linea con quanto Bruxelles ha fatto su vari temi giudicati prioritari, come il clima o la disoccupazione. Il piano non conterrà quindi un meccanismo di switch off tra rete in rame e rete in fibra, nè tantomeno una data per lo 'spegnimento' della rete in rame di Telecom Italia. Viceversa, salvo sorprese dell'ultima ora, si baserà in larga parte su quanto emerso dalla consultazione pubblica con i soggetti interessati. Nel piano che sarà presentato "non ci sono ipotesi di arbitrari spegnimenti di rete o quant'altro", ha spiegato ieri il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli da Bruxelles, dove si è recato per il Consiglio Ue sul digital single market. Né spegnimenti di rete in rame e neppure altre sorprese, ha voluto precisare Giacomelli gettando acqua sul fuoco delle preoccupazioni degli operatori.