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POLITICA

"Strumento di crescita per il Paese"

Scuola si cambia: oggi i dettagli della riforma

Saranno presentati questa mattina sul sito "passodopopasso.italia.it". Il premier Renzi: "Scatti di carriera basati sul merito e non sull'anzianità". L'obiettivo? Superare il precariato

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Quella messa a punto dall'esecutivo, e che sarà ufficialmente illustrata questa mattina, alle 10, sul sito internet 'passodopopasso.italia.it', garantisce Matteo Renzi, "non sarà l'ennesima riforma della scuola. Noi proponiamo un nuovo patto educativo". La riforma, spiega il presidente del Consiglio, "conterrà alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre più strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese. Si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare. Proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della supplentite, ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianità: sarebbe, sarà, una svolta enorme". 

"Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti"
Renzi spiega che sulla scuola confluiranno "più soldi, ma facendo comunque tanta spending review: perché educare non è mai un costo, ma gli sprechi sono inaccettabili soprattutto nei settori chiave. Dal 15 settembre al 15 novembre ascolteremo tutti, a cominciare dagli studenti che sono per noi protagonisti, non spettatori. Nella legge di stabilità ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti. Nel frattempo - aggiunge - continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, com'è accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato". Insomma, sottolinea Renzi, "in mille giorni riporteremo il nostro Paese dove deve stare: a fare la locomotiva, non l'ultimo vagone. Il 41% ci serve a questo: cambiare verso, in Italia come in Europa".

Per il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, l'obiettivo della riforma della scuola è di cambiare un "metodo negativo che ha soffocato la possibilità di crescita della scuola italiana". Quella che "stiamo elaborando non è l'idea di stabilizzare i precari - ha detto Giannini, rinviando ad oggi con il presidente del Consiglio Renzi l'illustrazione dei dettagli della riforma - quello che vogliamo fare è mettere fine a questo metodo veramente negativo" ovvero "essere consapevoli all'inizio dell'anno dei posti di cui c'è bisogno e non avere i professori pronti". Per superarlo "bisogna veramente cambiare il sistema". Inoltre, c'è la "questione di metodo che diventa di merito: cioè partire con una grande consultazione che riguarderà tutte le parti coinvolte" e con questo si intende "la società italiana, perchè per educare un bambino e farne una persona criticamente pronta ad affrontare la realtà e a lavorare in maniera adeguata e qualificata serve un ripensamento complessivo".

CIsl e Uil Scuola aprono sugli scatti di carriera in base al merito
L'impostazione della riforma non dispiace alle parti sociali: c'è infatti un'apertura al dialogo da parte della Cisl e della Uil Scuola sull'intenzione del governo di introdurre degli scatti di carriera per gli insegnanti basati sul merito. A condizione, però, che non si tocchino gli scatti di anzianità, perchè sono un riconoscimento all'esperienza che esiste in tutti i Paesi dell'Ue, spiegano il segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima, e Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola. Anche da parte della Cgil nessuna preclusione al dialogo, sottolinea il segretario generale del sindacato, Mimmo Pantaleo, tenendo però ben presente che la priorità assoluta rimane il rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti.
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