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ITALIA

Guardia di Finanza a bordo

Sea Watch, Carola Rackete indagata. Il pm: sequestro? "Stiamo valutando"

Farnesina: 5 stati Ue pronti a prendere migranti. Moavero: la Libia non è un porto sicuro, dati di fatto, non opinione. Il portavoce del commissario all'immigrazione Avramopoulos: redistribuzione solo dopo sbarco. Viminale: prima dello sbarco garanzie su numeri, tempi e modi. Salvini: governo olandese vergognoso, se ne strafrega

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La comandante della Sea Watch Carola Rackete è stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violazione dell'articolo 1099 del Codice della navigazione contestato al comandante che non obbedisca all'ordine di una nave da guerra nazionale. Dalla procura sottolineano che è un atto dovuto dopo l'informativa della Guardia di Finanza trasmessa agli uffici giudiziari di Agrigento.

Rackete dovrà presentarsi domani, alle 9, alla brigata della Guardia di Finanza dove sarà interrogata, assistita dai legali di Sea Watch Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, dal procuratore aggiunto Salvatore Vella.

La nave è ancora davanti a Lampedusa, con a bordo 40 migranti. Prima di mezzanotte erano state evacuate due persone, un uomo e un ragazzo visitati al poliambulatorio. "Stiamo valutando il sequestro probatorio della Sea Watch..." ha detto il Procuratore aggiunto di Agrigento rispondendo ai cronisti. "Stiamo studiando le carte, noi facciamo il nostro lavoro e non vogliamo sostituirci a nessuno".

Perquisizione della Gdf, acquisiti documenti
Dopo cinque ore e mezza è terminata la perquisizione della Gdf a bordo della Sea Watch. Le fiamme gialle hanno sentito la comandante e i membri dell'equipaggio e acquisito documenti; tra quelli richiesti, il giornale di navigazione, il giornale di bordo, il giornale generale di contabilità, il quaderno di navigazione con le comunicazioni e la corrispondenza email tenuta dal 9 al 27 giugno. Nella caserma della Gdf, il procuratore aggiunto Salvatore Vella, arrivato alle 15.

Farnesina: 5 paesi Ue pronti ad accogliere i migranti
Germania, Francia, Finlandia, Lussemburgo e Portogallo sono i 5 paesi che accoglieranno i migranti della Sea Watch3 una volta che saranno sbarcati. Lo rende noto la Farnesina. "Un forte grazie ai Governi di Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e al Commissario europeo Avramopoulos per la risposta positiva per le persone a bordo della Sea Watch", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Enzo Moavero.  


Moavero: la Libia non è un porto sicuro, dati di fatto, non opinione
 "La Libia non è un porto sicuro, questo è un dato di fatto, non una opinione". A scandirlo è stato il ministro degli Esteri Enzo Moavero, in una conferenza stampa alla Farnesina dopo un incontro con l'inviato delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salamè. "Non è colpa mia se non cambio la posizione -ha sottolineato Moavero- ma la definizione di porto sicuro dipende da convenzioni internazionali e dalle rispondenze degli standard a queste convenzioni".

Nel caso della Libia, secondo il ministro, "queste condizioni non ci sono, non sono io a dirlo ma le convenzioni internazionali". "So -ha ammesso il ministro- che da questo nascono varie precisazioni di carattere mediatico su convergenze di posizioni o meno", ma che la Libia non sia un porto sicuro "è un dato di fatto non un'opinione".

Ue: redistribuzione solo dopo sbarco
La portavoce del commissario all'immigrazione Dimitri Avramopoulos ha chiarito che gli "sforzi di solidarietà" che la commissione sta "cercando di coordinare", possono essere attuati "solo se e quando ci sarà lo sbarco".

Viminale: prima dello sbarco garanzie su numeri, tempi e modi
"Il no allo sbarco e la linea dura del governo italiano e del ministro dell'Interno Matteo Salvini in particolare iniziano a dare i primi frutti. Alcuni Paesi europei stanno confermando la disponibilità ad accogliere rapidamente gli immigrati attualmente a bordo della SeaWatch. Prima di sbloccare la situazione, però, si attendono precise garanzie su numeri, tempi e modi. Il governo è determinato a perseguire chiunque abbia infranto la legge: dovrà pagarne le conseguenze. Rimane vergognoso il silenzio delle autorità olandesi". Lo si apprende da fonti del Viminale.

Salvini: governo olandese vergognoso, se ne strafrega
"Il comportamento del governo olandese è disgustoso, rispettosamente parlando. C'è una nave che batte bandiera olandese e se ne strafregano completamente, per loro è normale e vabbé". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini, intervenendo a 'Un giorno da pecora' su Radiouno, sul caso della nave Sea Watch. "È come se una nave italiana - ha aggiunto - girasse per il porto di Rotterdam e facesse casino senza che noi dicessimo nulla. Ho scritto alla mia collega agli interni senza avere uno straccio di risposta".

"Dopo aver chiuso i porti, riducendo gli sbarchi dell'85% rispetto a un anno fa, ora sigilliamo le frontiere a Est. Dimostra la serietà delle nostre intenzioni: collaborare con altri Paesi europei per fermare l'immigrazione clandestina è possibile. Presto incontrerò Massimiliano Fedriga per studiare ulteriori soluzioni", ha detto il ministro dell'Interno, a proposito dell'avvio da lunedì primo luglio dei servizi di pattugliamento misto tra la Polizia di frontiera italiana e quella slovena, lungo  la fascia al confine con la Slovenia.

Di Maio: l'Ue batta un colpo e la nave va sequestrata
"Sicuramente l'Italia è diventata il palcoscenico dell'immigrazione. Ma queste sono imbarcazioni che non hanno la possibilità e la facoltà di salvare persone in mare. Ora l'Ue deve battere un colpo e dirci che ricolloca quei migranti e allo stesso tempo queste imbarcazioni vanno sequestrate" dice il vicepremier Luigi Di Maio a "Zapping", su RadioUno.

Portavoce Sea Watch: si teme per la salute dei naufraghi
"Durante la notte la nave si è allontanata ed ora è all'ancora a tre miglia dalla costa, per non intralciare il traffico di navi e traghetti. Questa notte un uomo è stato fatto scendere per motivi medici assieme a un minore di 11 anni",  ha detto la portavoce di Sea Watch Italia in collegamento con la Sala della stampa Estera. "La visita dei parlamentari ha dato l'impressione che qualcosa si stesse sbloccando, vedendo che invece la situazione non cambiava la tensione è un po' aumentata", ha aggiunto. "Stanotte, inoltre, si è vigilato perché si temeva che qualcuno dei naufraghi tentasse di gettarsi in mare per raggiungere a nuoto la terra ferma".

"La Libia non è un porto sicuro", riportare i naufraghi in Libia "non è assolutamente in discussione", ha detto in collegamento con la Sala della Stampa Estera Carola Rackete.

Conte: 3-4 paesi disponibili a redistribuzione migranti
"Per i migranti sulla Sea Watch 3 è stata attivata a livello europeo la procedura per la redistribuzione", aveva annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine dei lavori del G20 a Osaka. Aggiungendo. "Ho notizia di tre-quattro paesi disponibili alla redistribuzione". "Con il premier Rutte ho rappresentato l'invito dell'Italia ad assumere iniziative di verifica e controllo perché la nave batte bandiera olandese e quindi rientra nella giurisdizione olandese - ha spiegato Conte - lui non si sente responsabile per i comportamenti dei singoli. In ogni caso adesso stiamo completando le operazioni per la redistribuzione dei migranti".

Salvini: "Mi aspetto multe, sequestri e arresti"
"C'è un equipaggio fuorilegge, un comandante fuorilegge che vanno fermati, arrestati, espulsi. C'è una nave che per la terza volta non rispetta le regole, le leggi e il buon senso e, quindi, mi aspetto multe, sequestri, arresti, blocchi, allontanamenti e l'Ue che dia cenno di esistenza in vita", aveva detto in mattinata a Genova il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando del caso Sea Watch 3. "Però, siccome mi fido fino ad un certo punto mi dicano come, dove e quando andranno queste 40 persone, poi per me fra 2 minuti si chiude tutto". Salvini ha poi replicato alle dichiarazioni del sottosegretario olandese: "Mandiamo un po' di navi che battono bandiera italiana davanti al porto di Rotterdam a prendere in giro le autorità olandesi e vediamo come va a finire". Secondo Salvini, la vicenda si sta protraendo da troppo tempo: "Se Ue fa quel che deve fare, l'Olanda fa quel che deve fare, non mi permetto di dare suggerimenti alla magistratura italiana, però se io o chiunque non rispondessimo a un alt dei carabinieri, ci fermano, ci arrestano e sequestrano il mezzo". "Insomma se tutti fanno il loro dovere", conclude il ministro dell'Interno, "il caso si chiude entro qualche ora e gli italiani tornano ad occuparsi di altro, e non di un'associazione privata, straniera e fuorilegge  che se ne frega delle regole e tratta esseri umani come merce di scambio". 

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