ITALIA
Il Procuratore Nazionale Antimafia
Sisma, Roberti: "La ricostruzione è un boccone ghiotto per la mafia, noi siamo pronti"
"I rischi ci sono, inutile nasconderlo. E la ricostruzione post terremoto è storicamente il boccone ghiotto di consorterie criminali e comitati d'affari collusi"
"Senza voler minimamente affrettare giudizi, vedo che anche qui nel 2016 sono tanti gli edifici sbriciolati, anche pubblici. Troppi. L'esperienza e le acquisizioni scientifiche e giudiziarie ci dicono che se una casa è costruita bene, se sono state rispettate le norme antisismiche, di fronte a un evento drammatico quel corpo di fabbrica può lesionarsi, incrinarsi, ma non può polverizzarsi e implodere. Ecco perché, senza azzardare previsioni, immagino ci sia molto da approfondire".
Nell'indagine sulla ricostruzione post-terremoto, da pm a Napoli, "ritrovammo le stesse magagne, gli stessi imbrogli. Addirittura imparammo a distinguere il calcestruzzo 'gettato' da quello 'pompato'. Le imprese legate ai clan di camorra impiegavano il primo, più scadente e meno sicuro, ma registravano di aver usato il secondo, più sicuro e compatto", racconta Roberti.
Nell'intervista il procuratore spiega perché ha detto che "non basta l'Anac": "L'Anticorruzione fa bene il suo lavoro di prevenzione della corruzione, nella acquisizione e gestione degli appalti, mentre la procura nazionale svolge il suo monitoraggio sugli eventuali collegamenti mafiosi delle imprese che concorrono agli appalti".