TECH
Inchiesta della Procura di Milano
Società di software-spia sotto attacco degli hacker. Pubblicate centinaia di mail segrete
Hacking Team è la società milanese attaccata tre giorni fa da degli hacker che hanno messo online 400 gigabyte di dati
La società milanese è stata attaccata tre giorni fa da degli hacker che hanno messo on line 400 gigabyte di dati. Sull'attacco ha aperto un'inchiesta la procura di Milano ed il 9 luglio c'è stata un'ispezione nella sede da parte del Garante della privacy e della polizia postale.
"Abbiamo perso la capacità di controllare - è l'allarme dato dal gruppo - chi utilizza la nostra tecnologia. Terroristi, estorsori e altri possono implementarla a volontà".
Wikileaks intanto ha pubblicato più di un milione di mail aziendali rubate, dalle quali emergerebbe che tra i clienti italiani ci sono anche Polizia, i Carabinieri del Ros e la Guardia di finanza.
Il software venduto all'Hacking Team all'Aise, come a Governi di mezzo mondo, è un software spia ('Remote control system') chiamato Galileo che si infiltra in modo invisibile su un computer o un telefonino carpendo tutte le informazioni che transitano dal dispositivo. A seguito del furto la società ha invitato tutti i suoi clienti a sospendere l'uso del software.
Il direttore del Dis, Giampiero Massolo, è stato chiamato con urgenza a riferire al Copasir sulle conseguenze del furto per l'intelligence. Massolo, a quanto si apprende, ha ricostruito la storia controversa della società che, secondo alcune accuse, ha venduto il suo 'malware' anche a Stati non democratici, dall'Etiopia al Sudan, che potrebbero aver impiegato la tecnologia per colpire i dissidenti.
I deputati M5S che hanno presentato un'interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico e dell'Interno chiedendo piena luce e sottolineando che "la fornitura di sistemi di sorveglianza informatica a regimi non democratici non è meno grave della fornitura di materiale bellico o strumenti per reprimere le principali libertà civili in molti Paesi del mondo".