ITALIA
Dopo l'alluvione
Solidarietà a Genova: gli angeli del fango arrivano anche da altre regioni
Nel capoluogo ligure centinaia di volontari da altre zone del Paese: si lavora per ripulire la città. Allestiti punti di ristoro e alloggi
Genova
I primi angeli del fango, centinaia, sono arrivati da Genova, dai quartieri feriti dall’alluvione e da quelli limitrofi, dove si è assistito impotenti al disastro. Molti altri sono arrivati e stanno arrivando da altre zone. La macchina della solidarietà si è messa in moto per portare soccorso al capoluogo ligure.
Aiuti anche da altre regioni
Vanghe in mano, i volontari sono tornati all’opera, approfittando anche della pausa concessa dal maltempo. Per velocizzare e rendere ancora più efficaci gli interventi, la Regione Liguria e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile hanno attivato Anpas per far arrivare nel capoluogo ligure risorse aggiuntive del Sistema nazionale. A Genova sono stati destinati cento volontari, specializzati in interventi di emergenza idrogeologica con pompe idrovore, moduli alta pressione, macchine per movimento terra, provenienti da Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. La movimentazione dei mezzi, rileva Anpas, è in grado di allestire un campo base per 250 persone, una cucina mobile capace di offrire 1.500 pasti, una sala radio per coordinare gli aiuti nelle aree più colpite, una segreteria di campo. Anche da altre zone sono stati garantiti volontari e aiuti, come dal Veneto, che si confrontò con una drammatica alluvione nel 2010.
Allestiti due punti ristoro per i volontari
La Protezione civile della Regione Liguria ha annunciato che sono stati allestiti, insieme alla Croce Rossa, due punti ristoro per i ragazzi e le ragazze volontari che stanno prestando la loro opera in città. Mettono a disposizione gratis acqua, pasti caldi e generi di conforto. Inoltre la Protezione civile regionale ha approntato 40 posti letto nella Fiera del Mare per i volontari in arrivo da fuori Genova.
Aiuti anche da altre regioni
Vanghe in mano, i volontari sono tornati all’opera, approfittando anche della pausa concessa dal maltempo. Per velocizzare e rendere ancora più efficaci gli interventi, la Regione Liguria e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile hanno attivato Anpas per far arrivare nel capoluogo ligure risorse aggiuntive del Sistema nazionale. A Genova sono stati destinati cento volontari, specializzati in interventi di emergenza idrogeologica con pompe idrovore, moduli alta pressione, macchine per movimento terra, provenienti da Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. La movimentazione dei mezzi, rileva Anpas, è in grado di allestire un campo base per 250 persone, una cucina mobile capace di offrire 1.500 pasti, una sala radio per coordinare gli aiuti nelle aree più colpite, una segreteria di campo. Anche da altre zone sono stati garantiti volontari e aiuti, come dal Veneto, che si confrontò con una drammatica alluvione nel 2010.
Allestiti due punti ristoro per i volontari
La Protezione civile della Regione Liguria ha annunciato che sono stati allestiti, insieme alla Croce Rossa, due punti ristoro per i ragazzi e le ragazze volontari che stanno prestando la loro opera in città. Mettono a disposizione gratis acqua, pasti caldi e generi di conforto. Inoltre la Protezione civile regionale ha approntato 40 posti letto nella Fiera del Mare per i volontari in arrivo da fuori Genova.