POLITICA
M5S: "Alla Lega piace il racconto di essere il partito per il Sì"
Tav, Beppe Grillo: lo sceriffo Salvini vuole rivedere progetto ma è inutile
In un post sul suo blog Beppe Grillo scrive che "Il governo non si spaccherà su una cosa del genere". Di Stefano, sottosegrario M5S agli Esteri: "Analisi è al Mit, quando Salvini dice di non aver potuto leggere la relazione non dice il vero"
"E' un braccio di ferro fra tutti con tutti, perché nessuno sente che la questione lo riguarda per davvero - continua Grillo - è solo la linea di separazione fra civiltà e caos, che cazzo ce ne frega. Il futuro non è la globalizzazione, la scomparsa del lavoro umano, l'intelligenza artificiale, no è buco si e buco no. No, su questo muro vale la pena di sbattere, se è possibile andare su Marte, è anche possibile sapere se ci sarà o meno un vantaggio: il/la Tav non dovrà rimanere un bluff non visto nelle mani di nessuno, vale la pena tornare all'età della pietra; perché non c'è neppure un millesimo di metafora in questa faccenda, è stramaledetta realtà!", conclude.
Di Stefano: Salvini non dice il vero, analisi è al Mit e può vederla
"La commissione europea cofinanzia il Tav quindi abbiamo l'obbligo di fornire tutte le documentazioni. Il Governo è in possesso di tutti i documenti. Quindi, quando Salvini dice che non ha potuto leggere la relazione non dice il vero. Anche qui parliamo di uno scontro che sembra soprattutto politico. Il governo ha le carte, sono al MIT e Salvini così come altri possono visionarle quando vogliono. A Salvini basterebbe alzare il telefono a sentire Toninelli".
A rinfocolare la polemica all'interno della maggioranza gialloverde è Manlio di Stefano, sottosegretario agli Esteri ed esponente del Movimento 5 Stelle, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. "Il buco di cui parla Salvini - ha insistito riferendosi ai lavori di scavo per la Tav - praticamente non c'è, sono 5 metri di scavo. Alla Lega piace il racconto di essere il partito per il Sì e noi quelli per il No. Noi siamo per il Sì alle cose intelligenti e per il No alle cose stupide".
Gelmini: analisi costi-benefici è avanspettacolo
"Si apprende che uno degli argomenti clou della fantomatica analisi costi-benefici sulla Tav, secretata per l'Italia e consegnata con sprezzo del ridicolo (e del Parlamento italiano) all'ambasciata francese, sarebbe il calo di introiti derivanti dalle accise sui carburanti dei tir". Così in una nota, la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini. "Quindi, per il ministro Toninelli, è bene che le merci circolino per le strade - aggiunge - anziché in treni ad alta capacità, perché altrimenti ci vengono a mancare gli introiti di quelle accise che dovevano essere tagliate da questo governo. A parte il controsenso, ma preoccuparsi dell'inquinamento e dell'ambiente no eh? Come se tutto ciò non bastasse pare che negli stessi documenti predisposti dal ministero sia anche scritto che rinunciare alla realizzazione dell'opera potrebbe costare fino a 4 miliardi. Puro avanspettacolo: forse aspettano la fine di Sanremo per rendere pubblico tutto ciò…".