POLITICA
Premier: "In maggior parte dei casi terroristi cresciuti in Europa"
Terrorismo. Renzi: "Chiudere le frontiere? La minaccia arriva da dentro"
Così il presidente del Consiglio alla presentazione del nuovo settimanale della Stampa. In riferimento ai tragici fatti di Parigi ha aggiunto che sarebbe stato assurdo alzare una cortina di ferro tra noi e la Russia ed è "assolutamente cruciale che Putin partecipi a questa fase"
Roma
'No alla chiusura delle frontiere' come invece hanno proposto alcuni Paesi europei come la Polonia."Se dici 'chiudiamo le frontiere' - ha detto il premier Renzi alla presentazione di Origami, il nuovo settimanale della Stampa - devi dire che lo fai per tenerli dentro, perché gli assassini nella stragrande maggioranza dei casi sono nati e cresciuti in Europa". Per il presidente del Consiglio "la minaccia arriva infatti da dentro" e "nessuno può pensare di essere immune dal pericolo terrorismo".
Il presidente del Consiglio ha parlato del ruolo di Mosca nelle crisi internazionali come la Siria e a proposito degli attacchi di Prigi, che possiamo "fidarci di Putin e che sarebbe stato assurdo alzare una cortina di ferro tra noi e la Russia. Non possiamo immaginare di costruire l'identità dell'Europa contro la Russia". "È assolutamente cruciale - ha aggiunto - che Putin partecipi a questa fase".
Renzi ha spiegato che bisogna "mettere in conto tutti i tipi di intervento", ma servono equilibrio, unità, il coinvolgimento della Russia di Putin e una offensiva culturale nella sfida educativa. Il premier ha anche spiegato che si deve evitare ogni "superficialità", bisogna pensare a "una strategia" di lungo periodo ed evitare una "Libia bis".
Il presidente del Consiglio ha parlato del ruolo di Mosca nelle crisi internazionali come la Siria e a proposito degli attacchi di Prigi, che possiamo "fidarci di Putin e che sarebbe stato assurdo alzare una cortina di ferro tra noi e la Russia. Non possiamo immaginare di costruire l'identità dell'Europa contro la Russia". "È assolutamente cruciale - ha aggiunto - che Putin partecipi a questa fase".
Renzi ha spiegato che bisogna "mettere in conto tutti i tipi di intervento", ma servono equilibrio, unità, il coinvolgimento della Russia di Putin e una offensiva culturale nella sfida educativa. Il premier ha anche spiegato che si deve evitare ogni "superficialità", bisogna pensare a "una strategia" di lungo periodo ed evitare una "Libia bis".