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POLITICA

Deciderà domani l'assemblea dei senatori

​Unioni civili: si lavora a fiducia su maxi-emendamento. Verso lo stralcio della stepchild adoption

E' questa l'ipotesi, secondo quanto si apprende in ambienti Dem, che al momento viene considerata più "concreta" nel dibattito sulle unioni civili.  Domani si parlerà di questo durante l'assemblea del gruppo Pd al Senato che si svolgerà alle 13 e non più alle 20.  Alla riunione per fare il punto sulle unioni civili sarà presente anche Matteo Renzi

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Sulle Unioni civili sarebbe stata raggiunta un'intesa tra Pd e Ncd. Si andrebbe dunque verso un maxi-emendamento, senza la stepchild adoption, da votare con la fiducia. Ufficialmente a decidere sarà l'assemblea dei senatori Pd convocata per domani (alle 13 e non più alle 20), ma ormai la strada per l'approvazione del ddl sulle unioni civili sembra segnata.

Fiducia su un maxiemendamento interamente riassuntivo del ddl Cirinnà, con lo stralcio dell'articolo 5 (quello sulle stepchild adoption) e dell'ultima parte dell'articolo 3, più le altre correzioni sull'equiparazione al matrimonio previste dal pacchetto di emendamenti a firma Lumia.

E' questa la linea confermata anche questa mattina nella consueta riunione tra Matteo Renzi e i capigruppo Pd di Camera e Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda, secondo quanto riferito da fonti Pd. Tanto che si sta già lavorando alla stesura tecnica del maxiemendamento, da parte - si spiega - degli uffici del ministro Boschi.

La strada scelta, quindi,  è quella di stralciare l'articolo 5 del ddl Cirinnà e far approvare la legge con un accordo di maggioranza, che prevede la questione di fiducia. In questo modo, spiegano, si mettono in sicurezza i diritti per le coppie omosessuali su cui invece Ap voleva incidere modificando gli articoli 2 e 3. L'assemblea Pd  di domani, dopo questa accelerazione, si preannuncia molto movimentata, con la minoranza Dem che non accetterà di buon grado la retromarcia sulle adozioni del figlio del partner, ma, spiega un senatore molto vicino a Matteo Renzi, per non affossare la legge "non ci sono alternative. E' una scelta di real politik".

Renzi alla stampa estera: "Su unioni civili siamo dell'idea che si debba chiudere"
"Pensiamo che sia arrivato il momento di mettere fine al rinvio costante che c'è stato" sulle unioni civili. "Siamo dell'idea che si debba chiudere". Così questa mattina Matteo Renzi alla stampa estera. 

"Il Pd non ha vinto le ultime elezioni e al Senato" e quindi, aveva spiegato, "bisogna avere l'accordo di qualcun altro. C'era una prova d'intesa con il movimento 5 stelle che poi si è tirato indietro, ha cambiato idea e posizione. Oggi il problema è che non si vada avanti da nessuna parte e che il dibattito sia bloccato. Che sia la strada di un emendamento del governo o di un accordo parlamentare dobbiamo dare la certezza che la legge si faccia. Vediamo cosa deciderà il Gruppo del Pd domani in Senato, spero che in qualche giorno di dibattito parlamentare si possa chiudere il dibattito al Senato e poi andare alla Camera. Mancano 49 voti e se si tirano indietro gli altri l'accordo va fatto con altri", aveva concluso.

L'apertura di Alfano
In mattinata il leader Ncd Angelino Alfano, aveva aperto alla proposta di dialogo avanzata anche ieri dal presidente del Consiglio, ipotizzando una maggioranza parlamentare larga: "Se ci dovesse essere con il premier un accordo su un emendamento che riscriva il testo di legge sulle unioni civili con l'eliminazione delle adozioni e dell'equiparazione al matrimonio, si potrebbe votare con la fiducia, ma io credo che un testo così si possa votare con il consenso di altri settori del parlamento, andando oltre la maggioranza di governo: credo che ampi settori di Forza Italia voterebbero una legge così". Una linea che fino a ieri ha visto la minoranza Pd sulle barricate, con la richiesta esplicita di non stralciare la stepchild adoption.

Movimento 5 Stelle: sì al ddl ma no ai 'canguri'
Intanto il Movimento 5 Stelle che aveva conferma il suo sì al ddl Cirinnà ma il no a 'canguri' e fiducia ora chiede "al Presidente Grasso di convocare urgentemente una conferenza dei capigruppo al fine di definire una tempistica  certa per il provvedimento sulle unioni civili ed evitare il maxiemendamento e la fiducia, con cui ancora una volta il governo vuole esautorare il Parlamento e impedire il dibattito su un tema di tale portata". Lo ha affermato il
capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato Nunzia Catalfo.

Il senatore Alberto Airola ha spiegato: "Il M5S conferma il suo voto al 100% sul ddl Cirinnà. Votandola in aula, senza canguri illegittimi, senza forzature, senza fiduce, senza trucchetti e con voti palesi. Cosa volete di più? Portiamo a casa questa legge, subito, in pochissimi giorni". "Saranno quasi tutti voti palesi", "abbiamo rigettato il 'canguro' come forma illegittima, non vedo perché mettere la fiducia che non voteremo mai; proprio non la prendiamo in considerazione. La legge si può approvare con un regolare percorso parlamentare".
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