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Coronavirus

"Rallentamento comunicato con poco preavviso"

Vaccini, Arcuri: "La Pfizer ha ridotto di circa 165 mila dosi il nuovo invio"

Il Commissario Straordinario per l'emergenza: "Decisione unilaterale che produrrà asimmetria tra le Regioni". ​L'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700

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La Pfizer ha ridotto di circa 165 mila dosi il nuovo invio di vaccini. Lo rende noto l'ufficio stampa del Commissario Straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, in un comunicato in cui si ribadisce che la decisione di Pfizer è stata "unilaterale" e che ha "unilateralmente redistribuito le dosi da consegnare ai 293 punti di somministrazione sul territorio italiano".

"Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario", nella "prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi", ha detto Arcuri.

Una decisione "non condivisa né comunicata agli uffici del Commissario, produrrà un'asimmetria tra le singole Regioni". 

"Rallentamento Pfizer comunicato con poco preavviso"
"Pfizer ha comunicato che avrebbe consegnato una quantità ridotta delle dosi di vaccino che era pianificato arrivassero e questo è avvenuto con un preavviso molto scarso, soltanto 48 ore". Così il commissario straordinario Domenico Arcuri ospite di 'Domenica In' su Rai1. "Ci sono state numerosi riunioni e i governi hanno protestato, quello italiano lo ha fatto con maggiore forza perché abbiamo un problema maggiore degli altri visto che abbiamo somministrato già l'80% delle nostre dosi", aggiunge.

"Per ora la Pfizer ci parla di ritardo di una settimana,  speriamo sia vero"
"Per ora la Pfizer ci ha fatto sapere che questa riduzione di dosi sia soltanto per una settimana. Speriamo che sia vero, noi su questo argomento rimaniamo litigiosi come dobbiamo essere. Sulla salute non si scherza. Abbiamo scorte sufficienti, basse sì, ma sufficienti per permettere il richiamo del vaccino a chi già ha fatto la prima dose",  ha detto Arcuri, ospite a Domenica In.

"Sconsigliabile cambiare vaccino tra prima dose e richiamo"
"E' davvero sconsigliabile" utilizzare una tipologia di vaccino anti-Covid per la prima dose e poi una diversa al momento del richiamo, ha detto il commissario straordinario ospite di 'Domenica In' su Rai1. "Chi si vaccina con Pfizer è bene che la dose di richiamo la faccia con lo stessa vaccino - ha spiegato -. Il termine di intervallo di 21 giorni fra prima e seconda dose non è definitivo però noi pensiamo che sia bene rispettarlo".

"Con Astrazeneca acceleriamo e rafforziamo"
 "Il 29 gennaio l'Ema si riunisce per valutare la possibile approvazione del vaccino Astrazeneca, se questo accadrà noi avremo altri 40 milioni di vaccini, e altri 16 milioni nel primo trimestre di quest'anno e quindi potremo fortemente accelerare e rafforzare la nostra campagna vaccinale anticipando alcune categorie, ad esempio soggetti fragili tra i 60 e 70 anni ed alcune altre categorie che fanno lavori importanti e che sono potenzialmente esposte al contagio". Così il commissario straordinario Domenico Arcuri ospite di 'Domenica In' su Rai1.

"Da prossima settimana somministrazioni anche ad over 80"
"Per gli 80enni iniziamo le vaccinazioni a partire dalla prossima settimana. In due regioni sono già iniziate, ovviamente è molto importante che la Pfizer e le altre aziende riprendano ad avere comportamenti normali". Così Domenico Arcuri ospite di 'Domenica In' su Rai1.

Sei regioni senza tagli ai vaccini
Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione dei vaccini Pfizer-BioNTech.

È quanto emerge dalla ripartizione delle dosi (considerate orami su 6 ogni fiala e non più 5) resa nota dall'ufficio del Commissario straordinario Domenico Arcuri.

L'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700. 

Fedriga: in Friuli Venezia Giulia taglio dosi 54%, inaccettabile
Il Friuli Venezia Giulia ha "subito un taglio del 54%" delle dosi di vaccino Pfizer per la prossima settimana, un taglio superiore rispetto a quello subito da altre Regioni. "E' inaccettabile: penso serva un riequilibrio, dove il taglio venga spartito in modo equanime nelPaese". Lo ha detto il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga. "Ho sentito Pfizer ieri - ha aggiunto - mi dicono che dallasettimana successiva si dovrebbe tornare alla fornitura normale, ma se non abbiamo certezze il rischio è che oggi pomeriggio dovremmo decidere di rallentare la campagna vaccinale". 
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