Coronavirus
Vaccini, Figliuolo: entro giugno dosi per campagna imponente
Il commissario Figliuolo in visita nei centri vaccinali di Trento è tornato a dire che giugno sarà il momento di svolta. Secondo uno studio su Pescara con le vaccinazioni contagi giù del 95%.
Si guarda a giugno come momento di svolta, quando con l'arrivo di 25 milioni di dosi, si punta a somministrazioni non più legate a età e categorie. Stamattina il commissario Figliuolo in visita nei centri vaccinali di Trento: "Tutti vogliamo ripartire ma in sicurezza. Le imprese turistiche sono tenute in considerazione, è il piano vaccinale che lo prevede". Ha dichiarato commentando le richieste degli imprenditori di vaccinare al più presto gli operatori delle strutture."Entro giugno avremo le dosi che ci permetteranno, a livello nazionale e dunque anche in Trentino, di avviare un processo di vaccinazione imponente" ha sottolineato Figliuolo. "Vogliamo un turismo in salute, sotto tutti i punti di vista" ha concluso.
"Chiuderemo il mese di maggio con circa 17 milioni di dosi, ma questi numeri non ci permettono ancora di aprire gli oltre 730 punti aziendali programmati nel Paese. Se però per giugno le previsioni verranno confermate,questo sarà possibile. Maggio sarà ancora un mese di transizione". Così il generale Francesco Paolo Figliuolo che stamane ha visitato l'hub vaccinale di Trento Fiere.
Anche per l'apertura delle prenotazioni agli over 40, il generale Figliuolo ha confermato che l'apertura delle agende in ciascuna regione sarà possibile già a partire dalla prossima settimana, "ma questo non vuol dire che da lunedì inizieremo a vaccinare i quarantenni, dovrei avere una fornitura nascosta di fiale da poter dare. Significa però che, soprattutto le regioni grosse, potranno iniziare a programmare, non a inoculare". Le dosi necessarie per coprire la fascia d'età, ha stimato il generale Figliuolo, "non arriveranno prima di fine maggio,inizio giugno". Il generale ha poi confermato che nella giornata di ieri è stata raggiunta quota 500.000 somministrazioni in Italia, e che la media della scorsa settimana si attesta ad oltre 457.000 somministrazioni al giorno.
Bertolaso,il 2 giugno Lombardia apre a 16-29enni
"Il 2 giugno, non causalmente il giorno della Festa Repubblica, apriremo le vaccinazioni all'ultima categoria, ovvero i ragazzi dai 16 ai 29 anni, in modo di ricevere la prima dose prima di andarsene in vacanza. Il 27 maggio, potremmo aprire le vaccinazioni alla fascia 30-39."Lo ha detto il coordinatore della campagna vaccinale lombarda,Guido Bertolaso, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia.
Garante privacy, indicazioni per vaccini su luoghi lavoro
Il Garante per la privacy ha adottato un documento di indirizzo sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro, per fornire indicazioni generali sul trattamento dei dati personali, in attesa di un definitivo assetto regolatorio. La realizzazione dei piani vaccinali per l'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti Covid-19 nei luoghi di lavoro,prevista dal Protocollo nazionale del 6 aprile 2021, costituisce un'iniziativa di sanità pubblica, ragione per la quale lare sponsabilità generale e la supervisione dell'intero processo rimangono in capo al Servizio sanitario regionale e dovrà essere attuata nel rispetto della disciplina sulla protezione dei dati.Anche per la vaccinazione sul luogo di lavoro dovrà essere assicurato il rispetto del tradizionale riparto di competenze tra il medico competente e il datore di lavoro, messo in evidenza nel documento sul ruolo del medico competente in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, da oggi disponibile sul sito dell'Autorità.Nel documento di indirizzo il Garante precisa che le principali attività di trattamento dati - dalla raccolta delle adesioni,alla somministrazione, alla registrazione nei sistemi regionali dell'avvenuta vaccinazione- devono essere effettuate dal medico competente o da altro personale sanitario appositamente individuato.Nel quadro delle norme a tutela della dignità e della libertà degli interessati sui luoghi di lavoro, infatti, non è consentito al datore di lavoro raccogliere direttamente dai dipendenti, dal medico compente, o da altri professionisti sanitari o strutture sanitarie, informazioni relative all'intenzione del lavoratore di aderire alla campagna o alla avvenuta somministrazione (o meno) del vaccino e ad altri datirelativi alle sue condizioni di salute.Tenuto conto dello squilibrio del rapporto tra datore dilavoratore e dipendente, il consenso del lavoratore - sottolineail Garante - non può costituire in questi casi un validopresupposto per trattare i dati sulla vaccinazione così come nonè consentito far derivare alcuna conseguenza, né positiva né negativa, dall'adesione o meno alla campagna vaccinale.
L’efficacia dei vaccini è molto elevata (studio dell’Università di Ferrara)
Buone notizia dai primi dati sull’efficacia della campagna vaccinale in Italia. Condotto su un campione di circa 37mila persone vaccinate con Pfizer, Astrazeneca e Moderna nella provincia di Pescara dallo scorso gennaio a oggi: gli immunizzati hanno avuto il 95% di contagi in meno rispetto ai non vaccinati. I casi di malattia con sintomi sono stati il 99% in meno rispetto ai non vaccinati. Sui 37mila vaccinati della provincia di Pescara presi in esame, c'è stato solo un decesso: una signora di 96 anni già molto malata.