Coronavirus
"Vivremo un Natale libero"
Vaccini, Sileri: "Priorità alla terza dose anche ai prof e al personale scolastico"
Imminente decisione su seconda dose per chi ha fatto J&J: "Mi risulta che gli organismi tecnici siano orientati a prevedere un richiamo con un vaccino a mRNA, molto probabilmente almeno dopo due mesi" ha detto il sottosegretario alla Salute. Il ministro Speranza: "I numeri crescono, il Green pass serve ancora". In Italia 89.851.272 somministrazioni
La campagna vaccinale: in Italia 89.851.272 somministrazioni
Sono 89.851.272 le dosi di vaccino somministrate in Italia, il 90% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.784.121 (nel dettaglio 71.161.190 Pfizer/BioNTech, 15.233.385 Moderna, 11.543.541 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.846.005 Janssen). E' quanto si legge nel report del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 6.14 di oggi. Le persone che hanno ricevuto la terza dose addizionale sono 263.358, il 30% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale, mentre sono 1.316.568 (il 44,05% della popolazione) quelle oggetto di dose booster. Le persone che hanno avuto almeno una dose sono, invece, 46.630.490, l'86,34% della popolazione over 12 mentre quelle che hanno completato il ciclo vaccinale sono 44.779.642, l'82,91% della popolazione over 12.
Vaia: "Casi in aumento ma senza allarme"
"L'aumento dei casi era prevedibile ma non c'è da allarmarsi: sta arrivando la stagione fredda, che favorisce la circolazione dei virus e la gente non usa più le mascherine'', dice il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia che, in una intervista al Corriere della Sera lancia un appello: ''Bisogna incrementare le vaccinazioni e renderle obbligatorie per chi è a contatto con il pubblico''. ''Quello che bisogna fare oggi - rileva Vaia - è spingere su due fasce di popolazione: soggetti fragili e anziani, ma anche su tutti i non vaccinati e gli immunizzati con una sola dose, che purtroppo sono tanti. Il governo deve compiere un'azione coraggiosa per prosciugare questo bacino e ampliare l'obbligo vaccinale a chiunque ricopre funzioni a contatto con il pubblico. E anche porre fine alla concezione del tampone come atto strategico per ottenere il green pass: il test è una fotografia del momento, non di ieri e non di domani. E non può surrogare il vaccino che, lo ripeto ancora, si è dimostrato un'arma efficace. È arrivato il momento di infliggere il colpo del ko al Covid''. Sulla eventualità di vaccinare i bambini Vaia ribadisce che ''il mio non è scetticismo, il mio è realismo. Non vedo la necessità di proteggere una fascia anagrafica che non incide sulla curva epidemiologica. In Vaia: ''Serve l'obbligo vaccinale per chi lavora a contatto col pubblico''.
Speranza: "I numeri crescono, il Green pass serve ancora"
governo è pronto ad un nuovo statodi emergenza se ce ne sarà la necessità e con la curva deicontagi in risalita il Green Pass "è fondamentale". Il ministrodella Salute, Roberto Speranza, interviene dopo che da giorni siregistra una ripresa del contagio da Covid: siamo passati inpercentuale da un'incidenza di 30 casi per 100 mila persone aoltre 50 e anche l'Rt, l'indice di trasmissibilità, è passato da0,8 a poco sopra l'1. Una fase che comunque non stupisce gliesperti, dal momento che, come è noto, con la stagione invernalei virus a diffusione area hanno la possibilità di propagarsi dipiù. Anche il monitoraggio settimanale dell'Istituto superioredi sanità certifica che cresce l'incidenza dei casi di Covid intutta Italia, con alcune regioni più esposte come il FriuliVenezia Giulia che ha visto in una settimana raddoppiare ilvalore, ma nell'ultima settimana aumenta l'incidenza anche intutte le fasce d'età e in particolare sotto i 12 anni, cioènella parte della popolazione che ancora non può esserevaccinata: in totale il 24% dei casi è stato diagnosticato sottoi 20 anni. Dunque davanti ai dati in risalita Speranza non esclude nè unproga dello stato di emergenza nè dello stesso Green pass che-ricorda- "ci consente di tenere aperti tutti i luoghi dellasocializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e leuniversità: in un quadro epidemiologico diverso, faremonaturalmente tutte le valutazioni necessarie". In realtà prorogare l'attuale stato di emergenza ètecnicamente impossibile se non limitatamente fino al 31 gennaiodel 2022: il governo tuttavia, se lo riterrà opportuno, potràprocedere per via parlamentare a emanare un provvedimento chepreveda un nuovo stato di emergenza al quale sono ovviamentelegati anche i protocolli riguardanti per esempio losmartworking, il rientro dei lavoratori nei rispettivi posti dilavoro e la cassa integrazione. Anche il Green pass, che haspinto i vaccini, scadrà il 31 dicembre, come lo stato diemergenza, ma il governo potrebbe ragionare sul futuro dellacertificazione con un decreto a parte che ne proroghi glieffetti fino, ad esempio, all'estate.