Coronavirus
Vaccini, Speranza: puntiamo sulla persuasione non su obbligo
"Prime dosi già alla fine di gennaio" ha detto il Ministro a Che tempo che fa. I numeri dell'epidemia "sono ancora imponenti", ha aggiunto, "non ci permettono di abbassare la guardia"
"Penso che con una campagna vera possiamo provare a raggiungere l'immunità di gregge senza partire dalla obbligatorietà ma è una valutazione che faremo nel corso dei mesi. Lo valuteremo in corso d'opera".
"Attenzione a dare messaggi sbagliati sui vaccini - prosegue il ministro - siamo alla vigilia di una campagna mondiale, una delle più grandi che si siano mai viste, e io ho massima fiducia nelle istituzioni preposte. Per avere un ok dell'Ema o dell'Aifa c'è bisogno di processi molto rigorosi".
Prime dosi vaccino a gennaio
Il vaccino, ha spiegato, "arriverà con le prime dosi già alla fine di gennaio, ma ci vorrà del tempo. Nella migliore delle ipotesi avremo vaccini per 1,7 mln di persone a fine gennaio. Poi un po' alla volta ci auguriamo l'arrivo di altri vaccini e a primavera ci sarà la vaccinazione di massa. All'inizio il tema sarà selezionare a chi dare il vaccino. Penso sia giusto partire dalle categorie più esposte e in prima linea e dai più fragili".
"Dei sei vaccini solo uno, quello Pfizer, che è il primo che arriverà, ha il limite di temperatura a -75 gradi. Ci stiamo lavorando, ci sono tutte le condizioni per gestire la catena del freddo, anzi del gelo, per conservare questo vaccino", ha assicurato.
Numeri ancora imponenti
Le misure restrittive anti-coronavirus "stanno dando i primi effetti, ma sono ancora i primissimi effetti: non sono ancora sufficienti, bisogna tenere duro". Ha detto Speranza, secondo cui "la situazione è molto seria e non può essere assolutamente sottovalutata: la quantità di nuovi casi è altissima, il numero di nuovi decessi deve farci riflettere".
"Nelle ultime due settimane - ha spiegato - vediamo elementi in controtendenza. L'indice Rt è sceso negli ultimi giorni a 1,18 e i nostri tecnici pensano che potrà scendere ancora nei prossimi giorni". "Ci sono ancora numeri imponenti - ha aggiunto però Speranza - che non ci permettono assolutamente di abbassare la guardia, sarebbe un errore gravissimo. In questo momento non c'è alternativa a questi sacrifici".
A Natale evitare spostamenti non necessari
Lo spostamento tra regioni per Natale, "per il modello che utilizziamo, può avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla ma in questo momento dobbiamo evitare tutti gli spostamenti che non sono necessari. Dobbiamo panificare le vacanze con prudenza", ha detto Speranza.
Non credo bisognerà modificare maggioranza
Sull'epidemia "non esistono colori politici e dobbiamo giocare tutti dalla stessa parte. Sull'epidemia si lavora insieme. La maggioranza di governo è una maggioranza politica e non credo che bisognerà modificare il perimetro di questa maggioranza", ha concluso il ministro.