POLITICA
Elezioni Regionali
Amministrative 2015: in Veneto corsa a 6, favorito il governatore uscente Zaia
Per il M5S corre Jacopo Berti, 6 i candidati in tutto. Alla presidenza della regione si candidano anche Alessio Morosin per la lista 'Indipendenza Veneta' e Laura Di Lucia Coletti per 'L'Altro Veneto', lista che raccoglie Rifondazione e altre sigle della sinistra
Roma
La rottura tra gli ex colleghi di partito Luca Zaia e Flavio Tosi ha caratterizzato il 'prima' di questo appuntamento elettorale. Ma la scelta del sindaco di Verona Tosi di correre da solo alla presidenza della regione, anche dopo l'appoggio ottenuto dall'Ncd, non sembra poter impensierire il governatore uscente e candidato di Lega Nord e Forza Italia Zaia, accreditato dai sondaggi come l'uomo da battere.
La “migrazione” verso Tosi potrebbe però dare del filo da torcere, se non sul risultato finale, sul dopo, nel caso di ri-elezione del governatore attuale. Con la nuova legge elettorale il candidato vincente se passerà con meno del 40% dei voti otterrà infatti un premio di maggioranza minimo, che darà un vantaggio altrettanto minimo in consiglio (28 consiglieri su 51) . E’ per questo che Zaia nel suo parterre di nomi ha scelto (quasi) solo fedelissimi: niente voltafaccia, niente cambiamento di casacche all’ultimo minuto.
Tra i tosiani invece spunta il nome di Dino Boffo nella lista di Area Popolare, che torna così nel territorio dove è stato presidente di Azione Cattolica e direttore del settimanale cattolico, prima di andare a dirigere l’Avvenire dal quale si era dimesso dopo lo scandalo che lo aveva travolto.
La candidata del Pd è l'eurodeputata, ed ex vicesindaco di Vicenza, sua città natale, Alessandra Moretti. La Moretti, sempre secondo i sondaggi, sarebbe accreditata di un 31% dei consensi, tanto da farla essere di gran lunga la seconda forza in regione ma lontano dal 38% di cui è invece accreditato Zaia.
A sostegno della Moretti, oltre alle due liste civiche e alla lista del Pd, una lista autonomista e un’apertura alla sinistra radicale con "Veneto nuovo", rappresentanza di Sel, dei Verdi e dei “cacciati” dalla dirigenza di Rifondazione comunista, tra cui il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò, l’ex capogruppo in Comune a Venezia Sebastiano Bonzio e al segretario provinciale veneziano Renato Cardazzo.
In lista con la Moretti ci sono poi il cantautore Massimo Bubola, veronese, che ha collaborato con Fabrizio De André e che correrà a Verona; Sara Simeoni, ex atleta di salto in alto e vincitrice della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca e Laura Roveri, la giovane di Nogara che venne aggredita dall’ex fidanzato con 15 coltellate lo scorso anno.
A sostegno della Moretti arriva anche un pezzo di vecchia Lega. “Uniti per il Progetto Veneto Autonomo” ha deciso i sostenere la renziana Moretti. Capolista è Santino Bozza che ha una storia singolare: da consigliere regionale venne espulso dal Carroccio nel 2013 per aver contestato l’allora segretario regionale Flavio Tosi e aver presentato un esposto che dette il via all’inchiesta sui rimborsi. Ora sostiene di “non aver tradito” perché è la Lega che ha tradito. Ma in un tempo non lontano, nel 2012, alla Zanzara aveva espresso tutto il suo disprezzo per i gay al motto “Purtroppo esistono: sono malati, diversi, sbullonati. Se li vedo baciarsi, sputo a terra per lo schifo”.
Dietro la 'coppia di testa' il candidato 5Stelle Jacopo Berti, imprenditore di 31 anni che ha raccolto 400 preferenze tra i 2mila militanti che si sono espressi nella votazione on line per la scelta dei candidati grillini, dato intorno al 13%.
Gli altri due candidati in corsa sono Laura Di Lucia Coletti e Alessio Morosin. La prima candidata della lista di sinistra "L’altro Veneto" che comprende Rifondazione, Comunisti Italiani e altre liste dell'universo della sinistra. Il secondo, Morosin, è invece il candidato di "Indipendenza veneta". Lista in cui corre, come consiglieri, anche l’ex pilota militare di caccia F104 eurofighterPiero Gavazzo che è stato istruttore degli astronauti Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano.
di Emilio Fuccillo
La “migrazione” verso Tosi potrebbe però dare del filo da torcere, se non sul risultato finale, sul dopo, nel caso di ri-elezione del governatore attuale. Con la nuova legge elettorale il candidato vincente se passerà con meno del 40% dei voti otterrà infatti un premio di maggioranza minimo, che darà un vantaggio altrettanto minimo in consiglio (28 consiglieri su 51) . E’ per questo che Zaia nel suo parterre di nomi ha scelto (quasi) solo fedelissimi: niente voltafaccia, niente cambiamento di casacche all’ultimo minuto.
Tra i tosiani invece spunta il nome di Dino Boffo nella lista di Area Popolare, che torna così nel territorio dove è stato presidente di Azione Cattolica e direttore del settimanale cattolico, prima di andare a dirigere l’Avvenire dal quale si era dimesso dopo lo scandalo che lo aveva travolto.
La candidata del Pd è l'eurodeputata, ed ex vicesindaco di Vicenza, sua città natale, Alessandra Moretti. La Moretti, sempre secondo i sondaggi, sarebbe accreditata di un 31% dei consensi, tanto da farla essere di gran lunga la seconda forza in regione ma lontano dal 38% di cui è invece accreditato Zaia.
A sostegno della Moretti, oltre alle due liste civiche e alla lista del Pd, una lista autonomista e un’apertura alla sinistra radicale con "Veneto nuovo", rappresentanza di Sel, dei Verdi e dei “cacciati” dalla dirigenza di Rifondazione comunista, tra cui il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò, l’ex capogruppo in Comune a Venezia Sebastiano Bonzio e al segretario provinciale veneziano Renato Cardazzo.
In lista con la Moretti ci sono poi il cantautore Massimo Bubola, veronese, che ha collaborato con Fabrizio De André e che correrà a Verona; Sara Simeoni, ex atleta di salto in alto e vincitrice della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca e Laura Roveri, la giovane di Nogara che venne aggredita dall’ex fidanzato con 15 coltellate lo scorso anno.
A sostegno della Moretti arriva anche un pezzo di vecchia Lega. “Uniti per il Progetto Veneto Autonomo” ha deciso i sostenere la renziana Moretti. Capolista è Santino Bozza che ha una storia singolare: da consigliere regionale venne espulso dal Carroccio nel 2013 per aver contestato l’allora segretario regionale Flavio Tosi e aver presentato un esposto che dette il via all’inchiesta sui rimborsi. Ora sostiene di “non aver tradito” perché è la Lega che ha tradito. Ma in un tempo non lontano, nel 2012, alla Zanzara aveva espresso tutto il suo disprezzo per i gay al motto “Purtroppo esistono: sono malati, diversi, sbullonati. Se li vedo baciarsi, sputo a terra per lo schifo”.
Dietro la 'coppia di testa' il candidato 5Stelle Jacopo Berti, imprenditore di 31 anni che ha raccolto 400 preferenze tra i 2mila militanti che si sono espressi nella votazione on line per la scelta dei candidati grillini, dato intorno al 13%.
Gli altri due candidati in corsa sono Laura Di Lucia Coletti e Alessio Morosin. La prima candidata della lista di sinistra "L’altro Veneto" che comprende Rifondazione, Comunisti Italiani e altre liste dell'universo della sinistra. Il secondo, Morosin, è invece il candidato di "Indipendenza veneta". Lista in cui corre, come consiglieri, anche l’ex pilota militare di caccia F104 eurofighterPiero Gavazzo che è stato istruttore degli astronauti Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano.