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ITALIA

Pattuglie nell'entroterra

Ventimiglia, i migranti non cedono: notte di attesa, ma la Francia non apre la frontiera

La nottata è trascorsa tranquillamente, ma le decine di persone intenzionate ad andare in territorio francese continuano ad aspettare. Molte persone in attesa anche a Milano, dove si segnala un altro caso sospetto di malaria

Migranti sugli scogli nei pressi della frontiera di Ventimiglia (Ansa)
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Ventimiglia (Im) Situazione tranquilla a Ventimiglia, ma i migranti che da tre giorni attendono di passare la frontiera con la Francia non cedono e una trentina di loro ha passato la notte sugli scogli per protesta. Nel frattempo la gendarmerie francese sta pattugliando anche le colline per impedire tentativi di accesso.

Notte di attesa 
Un centinaio di persone ha passato la nottata alla stazione di Ventimiglia dormendo sotto le pensiline e nei giardini sotto la sorveglianza della polizia italiana e con l'assistenza della Croce rossa. Altri, una cinquantina, sono rimasti sulla scogliera a Ponte San Ludovico nonostante la pioggia, cercando un riparo di fortuna sotto i teli termici o sotto dei cartoni. In loro soccorso è intervenuta anche la Croix Rouge francese.
 
Pattugliamenti nell'entroterra
La protesta non ha sortito effetto: il passaggio tra Francia e Italia è interdetto ai migranti. Degli agenti stanno anche controllando la zona del Mont du Triangle, per evitare che qualcuno possa passare dai sentieri dell’entroterra.

Altri in attesa a Milano
Situazione stazionaria anche a Milano, dove le decine di migranti allontanati ieri dai mezzanini della stazione Centrale di Milano hanno trascorso la scorsa notte nella piazza Duca D'Aosta antistante la stazione o in centri di accoglienza, dove, stando a quanto spiegato da alcuni volontari, sono stati trasferiti. I due spazi commerciali non utilizzati che si trovano all'interno della stagione, due cubi in plexiglass, individuati ieri come soluzione ponte e centro di smistamento fino a  mercoledì, sono stati riaperti in mattinata.

Un caso sospetto di malaria
I medici del presidio mobile che controlla le condizioni igieniche e sanitarie dei migranti accampati alla stazione centrale di Milano hanno individuato in mattinata un altro sospetto caso di malaria, dopo i due dei giorni scorsi. Segnalati anche casi di scabbia. 
 
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