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ITALIA

Il provvedimento della Procura di Roma

Verdini smentisce: vendita del palazzo non c'entra, il rinvio a giudizio è per finanziamento partiti

Il senatore di Forza Italia nega che il provvedimento della procura sia legato alla plusvalenza di 18 milioni di euro nella compravendita di un immobile in via della Stamperia, nel centro della capitale

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Denis Verdini smentisce di essere stato rinviato a giudizio per la vicenda della vendita del palazzo di via della Stamperia: "Niente di più falso. Come espressamente affermato nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma, e confermato dal Gup, mi viene contestato esclusivamente il reato di finanziamento illecito ai partiti". 

Questa la dichiarazione di Verdini: "Leggo da alcuni siti internet e agenzie di stampa che il mio rinvio a giudizio di oggi sia legato a una plusvalenza da 18 milioni di euro in merito alla compravendita di un palazzo dell'Enpap in via della Stamperia a Roma. Niente di più falso. Come espressamente affermato nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma, e confermato dal Gup, mi viene contestato esclusivamente il reato di finanziamento illecito ai partiti, per una vicenda che nulla ha a che vedere con la compravendita in questione, nella quale, come sottolineato chiaramente dagli stessi inquirenti, io non ho avuto alcun ruolo".

"L'accusa - continua Verdini - si riferisce a una penale regolarmente trattenuta per il mancato rispetto di un contratto fra me e il senatore Conti, di natura diversa ed estranea alla vicenda per la quale lo stesso senatore Conti viene rinviato a giudizio. E' chiaro che anche l'accusa di finanziamento illecito è del tutto infondata e sono certo di dimostrare nel corso del dibattimento la mia totale estraneità, che d'altra parte è già evidente dai documenti in mano alla magistratura. Detto ciò, invito i mezzi d'informazione ad avere maggior cura e attenzione nelle notizie che vengono date, senza utilizzare scorciatoie mediatiche, perché in questo modo s'incorre in falsità dalle quali userò ogni strumento consentito per difendermi".
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