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POLITICA

L'anticipazione

Vertice Ue: riforme e una nuova politica economica, i punti del documento italiano

In vista del vertice di giovedì e venerdì prossimo, il governo ha presentato al presidente del consiglio europeo Van Rompuy un suo documento. Il sottosegretario Gozi: "Avremo commissario di peso, ma prima pensiamo alla linea politica"

Herman Van Rompuy e Matteo Renzi
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"Tocca a noi" far ripartire l'Europa, darle "un nuovo inizio", perché "una rissa sulle nomine sarebbe incomprensibile agli occhi dei cittadini europei". E poi la richiesta di una nuova politica economica e la voglia di puntare sulle riforme. Sono alcuni dei punti contenuti nel documento consegnato dal governo italiano al presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy in vista del vertice Ue di giovedì e venerdì prossimi.
 
Il nuovo presidente della Commissione europea, si legge nel documento sul quale ha lavorato il sottosegretario Sandro Gozi su delega del premier Matteo Renzi, dovrà essere "audace e innovativo". Dovrà "esigere il rispetto delle regole europee ma essere anche in grado di pensare fuori dagli schemi". 
 
"E' arrivato il tempo di ripensare la strategia” economica dell’Europa “per rilanciare la crescita e creare lavoro”. E ancora, nel documento anticipato dall’Ansa: "Incoraggiare le riforme strutturali a livello nazionale perché sono il pilastro della nuova agenda politica" europea. "Le riforme sono il principale motore della crescita, soprattutto se lo sforzo è compiuto con ampio consenso a livello nazionale e in contemporanea con altri Paesi". 

Infine la crisi in Ucraina, che ha dimostrato quanto sia necessario "rafforzare il ruolo dell'Europa nel mondo". "L'Europa deve essere più ambiziosa nell'affrontare le sfide regionali e globali".

E il sottosegretario Gozi, al termine dell'incontro avuto a Palazzo Chigi tra i capigruppo al Parlamento europeo; il presidente del Consiglio Matteo Renzi; il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, e il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, ha spiegato: "Ci sarà un commissario di peso" per l'Italia all'Unione europea. "Stiamo pensando a quale commissione ma è una cosa che verrà dopo il prossimo consiglio europeo". Ma, ha aggiunto Gozi, quello che "ci interessa è prima la linea politica e poi i nomi. Anche Van Rompuy sta lavorando in questo modo. 'Nomina sunt consequentia rerum', come disse Dante e, successivamente, ma solo in ordine temporale Matteo Renzi".

All'incontro era presente anche Gianni Pittella, nella veste di presidente pro tempore dell'Europarlamento, che ha sottolineato come "per la prima volta i cittadini europei hanno scelto il candidato alla presidenza della Commissione Ue: è giusto che Jean Claude Juncker, che ha avuto la maggioranza relativa dei consensi, sia designato ed eletto alla guida". 
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