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SCIENZA

"Il primo uomo che andrà su Marte forse ora va a scuola"

"Vi racconto lo spazio in un tweet": Parmitano incontra i suoi follower

L'astronauta, ambasciatore del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio Ue,  ha trascorso un pomeriggio con 40 utenti di Twitter provenienti da tutta l'Italia. Nella sede dell'Esa di Frascati ha descritto la vita nello spazio e la sua esperienza di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale

Luca Parmitano
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di Andrea BettiniFrascati (Roma) I più applauditi sono stati Massimiliano e Marianna, che si sono sposati a Chieti e che il giorno dopo sono corsi all’appuntamento con il loro idolo. Insieme a loro, nella sede di Frascati dell’Agenzia Spaziale Europea, si sono radunati altri 38 fortunati utenti di Twitter, selezionati con un quiz sulla Rete. Il premio, per gli amanti dell’astronomia e delle missioni spaziali, era di quelli da non perdere: un pomeriggio insieme all’astronauta Luca Parmitano.

Domande dal vivo e dalla Rete 
L'iniziativa è stata promossa nell'ambito del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea, del quale Parmitano è stato nominato ambasciatore. L'astronauta siciliano, che lo scorso anno ha trascorso sei mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha raccontato la propria esperienza. Poi ha risposto a una serie di domande provenienti da chi era presente in sala e dagli utenti della Rete, che seguivano l’evento di diretta streaming.

Europa "senza confini" 
Parmitano ha cercato di trasmettere le sensazioni vissute in prima persona. L’emozione di partire per lo spazio dalla stessa piattaforma di lancio utilizzata da Yuri Gagarin, la gioia di arrivare sulla ISS, il privilegio di poter guardare la Terra dallo spazio; e ancora il mondo che appare unito, l’Europa che di notte si illumina e nella quale “non si vedono confini”, la convinzione che “non esiste limite che non possa essere superato dalla volontà, soprattutto quella collettiva”.

Menù spaziali made in Torino 
Tecnologia, esplorazione, scienza e anche cibo, perché anche sulla ISS un buon pasto è importante e ogni astronauta porta con sé un menù delle grandi occasioni, con alcuni piatti tipici del suo Paese da offrire ai compagni di avventura nello spazio. Parmitano ha scelto risotto, lasagne e tiramisù, Una scorta – racconta – “mangiata con entusiasmo in una sola sera, ma della quale gli astronauti hanno parlato per mesi”. A confezionare il cibo spaziale per i rappresentanti dell’Esa è un’azienda torinese, la Argotec, che sta già lavorando per applicare le conoscenze sviluppate nello spazio in ambito terrestre, ad esempio per confezionare razioni per chi partecipa alle regate oceaniche.

"Il gene di Ulisse" 
Dalla ISS alla Terra, insomma, perché molti esperimenti condotti in orbita hanno avuto e avranno applicazioni anche nella vita quotidiana delle persone. Dagli oblò della Stazione Spaziale si guarda però anche nella direzione opposta, verso l’infinito: l’uomo per Parmitano ha “il gene di Ulisse”, quell’innata spinta a esplorare che gli ha permesso di raggiungere grandi traguardi. Il primo passo, prevede, sarà il Pianeta Rosso e non bisognerà aspettare a lungo. “Forse il primo uomo a camminare su Marte ora sta facendo le elementari o le medie”, dice l’astronauta siciliano. 
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