Palermo
Viadotto A19, Delrio e tecnici Anas sul luogo del cedimento dei piloni
Ingegneri e geologi stanno verificando le condizioni della struttura e della collina da dove si è staccata la frana finita sui piloni. Sul posto il ministro per le Infrastrutture Delrio e il governatore Crocetta
Il ministro delle Infrastrutture Delrio è giunto a Scillato, nel palermitano, per un sopralluogo sul viadotto "Himera" dell'autostrada A19 Palermo-Catania, dove venerdì scorso una frana ha danneggiato almeno tre piloni. Nella sua ispezione, Delrio è accompagnato da tecnici dell'Anas. Con lui il governatore siciliano Rosario Crocetta.
Dopo il crollo Ciucci lascia l'Anas
Le polemiche Ciucci è finito al centro di numerose polemiche dopo che il viadotto Himera dell'A19 è sprofondato, portando all'interruzione dell'autostrada siciliana. A inizio anno poi l'Anas era finita in un'altra bufera dopo la chiusura di uno svincolo appena inaugurato, a Capodanno, quando fu chiuso preventivamente il viadotto "Scorciavacche" sulla Statale 121 Palermo-Agrigento. Ultime in ordine di tempo le denunce di Report sulle gallerie in costruzione sulla statale Foligno-Civitanova tra l'Umbria e le Marche. Fra un incidente e l'altro si dimettevano i due consiglieri del Cda Anas in quota al ministero del Tesoro e del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maria Cannata e Sergio Dondolini. Da marzo l'unico a resistere era Ciucci. "Non sono abbarbicato alla poltrona. Non sono l'ultimo dei boiardi di Stato, le mie dimissioni sono sempre sul tavolo dell'azionista, ma se il mio azionista avesse voluto chiedermi qualcosa lo avrebbe fatto in modo diretto", diceva il dominus di Anas due settimane fa a chi gli chiedeva se pensasse di fare un passo indietro.
Il cedimento del pilone sulla A19 ultimo tassello di un mosaico di crolli
Un elenco che si apre con il crollo di una porzione del viadotto Verdura il 2 febbraio 2013, lungo la statale 115 che collega Agrigento con Sciacca, in territorio di Ribera. Il ponte, allora, si squarciò a metà. In quell'occasione non si registrarono feriti solo perché qualche ora prima un'automobilista aveva segnalato un avvallamento e il ponte, in via precauzionale, era stato chiuso al traffico dalla polizia stradale. Anche il 7 luglio in contrada Petrulla, in territorio di Licata (Ag), sulla statale 626 che collega Campobello di Licata, Ravanusa, Canicattì fu sfiorata la tragedia: le carreggiate di un ponte si piegarono verso il basso a causa di un cedimento strutturale, toccando il fondo da un'altezza di quattro metri . Il collassamento del viadotto provocò due incidenti che coinvolsero tre automobili: quattro i feriti lievi, tra i quali una donna incinta. L'Anas istituì una commissione d'indagine: la causa del crollo fu imputabile ad una rottura delle travi in cemento armato precompresso che sostenevano l'impalcato. Ma il caso più emblematico e che ha suscitato maggiore clamore è quello del viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento, inaugurato alla vigilia di Natale scorso e crollato dopo appena una settimana. Una vicenda che scatenò la reazione del premier Matteo Renzi e sul quale è in corso un'inchiesta della procura. A febbraio un altro cedimento del manto stradale a poca distanza dal viadotto.