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ITALIA

La protesta

Alitalia, secondo fonti disposta da Mef cassa per ristori, entro settimana pagamento stipendi

Dopo la protesta di stamane dei lavoratori e dei sindacati davanti al Mise, i ministri Durigon e Giorgetti verso la chiusura di un accordo per pagare gli stipendi di Marzo mai ancora arrivati ai lavoratori in Cig. Il Mise in una nota aveva scritto di non essere "l'interlocutore naturale e appropriato per i manifestanti"

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Manifestazione di tutti i lavoratori Alitalia e Cityliner stamane davanti al Ministero dello Sviluppo Economico. Ad organizzarla unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo per "l'incertezza sull'erogazione delle retribuzioni, sull'anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull'integrazione del fondo straordinario del trasporto aereo". "Diciamo no ad una compagnia di bandiera "bonsai" ed ai ricatti delle lobbies europee. Chiediamo un vero rilancio di Alitalia per il paese e per tutti i lavoratori", sottolineano le organizzazioni sindacali.

Senza risposte dal Governo sul presente e il futuro di 11 mila lavoratori e delle loro famiglie a rischio sostentamento ieri le sigle sindacali  avevano annunciano battaglia e che se necessario la protesta sarebbe proseguita "a oltranza". 

Poi al termine dell'incontro iniziato alle 9.30 e durato almeno 3 ore il sottosegretario al tesoro, Claudio Durigon, insieme alla delegazione sindacale, ha spiegato che sono stati sbloccati dal ministero i 24,7 miliardi di ristori autorizzati dalla Commissione europea.

"Abbiamo fatto il mandato di cassa all'amministrazione straordinaria in modo che nei prossimi giorni possano essere pagati gli stipendi ai lavoratori Alitalia", ha detto. "Cercheremo insieme agli altri ministeri dei tavoli di confronto per far partire al più presto il piano di Ita", aggiunge Durigon. "Stiamo combattendo con la Vestager - conclude - per far capire l'importanza di avere una nostra compagnia". 

"I lavoratori non hanno ancora ricevuto lo stipendio, l'amministrazione straordinaria dipende dal Ministero dello sviluppo economico, noi pensiamo di essere all'indirizzo giusto", aveva urlato dal presidio sotto il Mise il Segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, Mise che ieri in una nota aveva scritto di non essere "l'interlocutore naturale e appropriato per i manifestanti".

"Se poi sia un fastidio avere qui i lavoratori che non hanno le buste paga retribuita come si dovrebbe, questo non è un problema nostro. Io penserei a risolvere il problema degli stipendi dei lavoratori piuttosto che criticare chi si lamenta perché non ha lo stipendio a fine mese", dice Cuscito. Il segretario si era detto "molto preoccupato" perché gli stipendi che dovevano arrivare il 27 non sono ancora arrivati e ricorda che domani ci sarà un incontro con l'amministrazione straordinaria per capire quello che succederà. "Tutto si somma alla preoccupazione per la nascita della nuova compagnia", aggiunge osservando che "l'impostazione che sta dando la Ue a questa trattativa è molto penalizzante per il nostro paese" e bisogna "cercare di capire quanto peso abbiamo le lobbies delle grandi compagnie"

Intanto si sblocca la situazione perchè il ministro dello sviluppo, Giancarlo Giorgetti ha deciso per domani di ricevere le rappresentanze dei lavoratori per trovare un accordo. "Fuori ho lavoratori di Alitalia" che protestano: "quello che è concesso a Lufthansa e Air France non è concesso ad Alitalia", ha detto il ministro, nel corso del suo intervento a un webinar della Luiss Business School dal titolo "Sovranità tecnologica: l'Europa è schiacciata dai player cinesi e angloamericani", organizzata dal centro economia digitale. Nel corso del dibattito il ministro ha toccato il tema dell'importanza di costruire una sovranità tecnologica europea. 

In tema di aiuti di Stato "una prima riflessione è quella della regolamentazione che è stata costruita per il mercato intero, della disciplina degli aiuti di stato che è stata costruita per un mondo che non c'è più che forse ritornerà ma in questo momento dobbiamo interrogarci a livello ue e anche a livello italiano", ha aggiunto spiegando che "magari in altri paesi è concesso quello che non è concesso in Italia". 

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