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ECONOMIA

Convegno online

Alitalia, il Dg Zeni: "Impossibile operare con questi ristori"

Chiuso il 2020 con perdita operativa di 20 milioni di euro rispetto al 2019, a fronte di un crollo dei ricavi per oltre 2 miliardi. Dal 30 marzo i lavoratori in protesta "ad oltranza" davanti al Mise

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Alitalia ha chiuso il 2020 con una perdita operativa di 20 milioni di euro rispetto al 2019, a fronte di un crollo dei ricavi per 2 miliardi e 40 milioni di euro e una riduzione dei costi operativi per 2 miliardi e 20 milioni di euro.

Lo ha reso noto il direttore generale della compagnia in amministrazione straordinaria Giancarlo Zeni. Conti, ha spiegato nel corso di una tavola rotonda Trasporto aereo e intermodalità, che sono stati "finalmente asseverati da Pwc".

Nel "contesto drammatico" determinato dell'impatto della pandemia, "le consulenze sono state ridotte di svariate milioni, è stato ridotto il costo degli aerei, ridotto il costo It e anche le auto aziendali dei dirigenti", ha detto Zeni.

Ristori, limitati e lenti
"Rimane il fatto che è impossibile operare questa attività, che è diventata quasi un servizio pubblico essenziale, senza dei ristori", ha sottolineato il direttore generale. "Alitalia ha superato quest'anno ricevendo un aiuto tra i più bassi in Europa - ha evidenziato - ha ricevuto ristori per 9 euro per posto offerto, mentre altri concorrenti europei ne hanno ricevuti 88 euro a posto offerto. E non solo ne abbiamo ricevuto in maniera limitata, ma anche con grande lentezza: se pensate che oggi stiamo ancora aspettando quelli di novembre e dicembre vi dà l'idea del grado di tensione finanziaria con il quale si è dovuto lavorare".

Inoltre, ha proseguito Zeni, "Alitalia, a fronte di 1,3 miliardi di fondi pubblici ricevuti nel periodo 2017-19 ne ha restituiti 645 milioni tra imposte e tasse. A questo si aggiungono 1,3 miliardi di pagamenti agli aeroporti, 1 miliardo per la retribuzione dei dipendenti e 330 milioni all'Enav, per un totale di indotto di prossimità di 3 miliardi. Considerando anche i pagamenti ai fornitori, l'indotto totale sale a 19 miliardi".

Newco e discontinuità
"Questa ricerca  di discontinuità assomiglia in realtà a una ricerca di dissoluzione da 113 a 93 aerei non soddisfa requisito?" ha domandato il dg di Alitalia, Giancarlo Zeni. "I ristori, che sono stati definiti adeguati ai danni, in realtà non lo sono - ha aggiunto -. I dati asseverati riportano 550 milioni in 10 mesi e i ristori sono stati la metà".

Sulla nascita della newco, Zeni ha aggiunto che l'avevamo chiesto a marzo 2020, quando era già acclarata la situazione Covid. Era per una società di diritto privato a controllo pubblico, dove avevamo convinto i proprietari di 93 aeroplani a passare questi aerei. Poi c'è stata opposizione di un partito politico".

Manifestazione davanti al Mise
Tutti i lavoratori Alitalia e Cityliner saranno il 30 marzo dalle 9.30 presso il ministero dello Sviluppo economico per una manifestazione indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo per "l'incertezza sull'erogazione delle retribuzioni, sull'anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull'integrazione del fondo straordinario del trasporto aereo". "Diciamo no ad una compagnia di bandiera 'bonsai' ed ai ricatti
delle lobbies europee. Chiediamo un vero rilancio di Alitalia per il Paese e per tutti i lavoratori", sottolineano le organizzazioni sindacali.

"Senza risposte dal governo sul presente e il futuro di 11 mila lavoratori e delle loro famiglie a rischio sostentamento - annunciano infine  - la protesta proseguirà ad oltranza". Intanto, secondo fonti sindacali, non sono stati ancora pagati, al momento, ai dipendenti di Alitalia gli stipendi del mese di marzo. 

Incontro il 31 marzo
Il 26 marzo la Commissione europea ha dato disco verde a 24,7 milioni di euro per compensare i danni sofferti a causa dell'impatto della pandemia tra il primo novembre e il 31 dicembre. Per il 31 marzo è in programma l'incontro tra organizzazioni sindacali e la terna commissariale di Alitalia, più volte rinviato.
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