Coronavirus
Il Commissario per l'Emergenza
Arcuri: aziende vaccini trattano Paesi Ue come poveracci
Italia non è più penalizzata di altri e loro non vendono bibite
"Queste aziende non producono bibite e merendine - ha proseguito Arcuri riferendosi alle case farmaceutiche che hanno annunciato i ritardi - Si sono impegnate a dare una certa quantità di vaccini che sono molto più importanti delle bibite e merendine".
Se avessimo i vaccini che sono stati annunciati dalla aziende farmaceutiche, "entro l'autunno potremmo vaccinare fino a 45 milioni di italiani, ma non credo a queste aziende. Io voglio vedere i vaccini", ha aggiunto Arcuri.
"Vaccini a Paesi più ricchi? Possibili asimmetrie"
"Ci possono essere delle asimmetrie, secondo cui le poche cose che si producono non per forza vadano nei luoghi dove devono andare", ha risposto così il Commissario straordinario per l'Emergenza alla domanda su dove finissero i vaccini non recapitati all'Europa. "Ovviamente questo non lo so", ha aggiunto Arcuri, che in merito all'ipotesi che i vaccini non recapitati siano invece finiti in altri Paesi più ricchi, ha risposto: "Spero che questo non sia vero, so che all'Europa sono stati dati meno vaccini di quanto doveva riceverne e che con la vita delle persone non si gioca".