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Coronavirus

Covid, analisi fondazione Gimbe: aumentati del 94,4 per cento ingressi in intensiva

L'occupazione dei posti letto di area medica dei pazienti Covid supera in 9 Regioni la soglia di allerta del 40%, così come nelle terapie intensive di 13 regioni oltre la soglia critica del 30%.

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 Continua a crescere in modo preoccupante il numero di nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva dei malati di Covid: "In 4 settimane la media a 7 giorni è aumentata del 94,2%, passando da 134 a 260". E' uno dei dati che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 10-16 marzo.   Nello specifico si rileva che l'occupazione dei posti letto di area medica dei pazienti Covid supera in 9 Regioni la soglia di allerta del 40%, così come nelle terapie intensive di 13 regioni il tasso di saturazione si attesta sul 36%, quindi oltre la soglia critica del 30%.
 
Rispetto alla settimana precedente si ha un aumento dei nuovi casi dell'8,3% (157.677 rispetto a 145.659), del 15,1% dei decessi (2.522 rispetto a 2191), del 18,1% dei ricoveri in terapia intensiva (3256 rispetto a 2756), del 16,5% dei ricoverati con sintomi (26.098 contro 22.393). Continuano a salire i casi attualmente positivi (536.115 contro 478.883) e le persone in isolamento domiciliare (506.761 rispetto a 453.734).
 
"L'ulteriore incremento dei nuovi casi - afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – ha determinato nell'ultima settimana la netta espansione del bacino dei casi attualmente positivi, aumentato di oltre 57 mila unità". Rispetto alla settimana precedente, i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti crescono in 16 Regioni e in 15 si registra un incremento percentuale dei nuovi casi.   "Stiamo attraversando una fase molto critica della pandemia -conclude - La terza ondata è ripartita da un 'altopiano' determinando la rapida saturazione di posti letto in area medica e terapia intensiva, in particolare in alcune Regioni. Inoltre il trend dei pazienti ospedalizzati e in terapia intensiva è in rapida ascesa e difficilmente raggiungerà il picco prima di 3 settimane dall'introduzione delle nuove misure restrittive, mentre i ritardi delle forniture vaccinali e il caso AstraZeneca allontanano gli effetti della campagna vaccinale".
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