POLITICA
Lavoro
Jobs Act e articolo 18, il Pd verso la resa dei conti. Bersani: "Una sintesi si può trovare"
Dibattito sul lavoro tra i democratici: la minoranza apre al premier. E mentre Landini annuncia lo sciopero per il 18 ottobre, il ministro Poletti insiste: "Non si può tornare indietro"
Il segretario della Fiom, Maurizio Landini, lancia intanto lo sciopero "a rovescio" per il 18 ottobre, una mobilitazione multipla che metta insieme scioperanti reali, precari, cassaintegrati e tutti quelli che un lavoro non ce l'hanno. In un'intervista all'Espresso Landini spiega: "Accanto allo sciopero tradizionale, e magari in contemporanea, chiameremo a fare opere socialmente utili tutti quelli che sono interessati al lavoro: disoccupati, cassaintegrati, ragazzi senza una prospettiva".
"Un intervento sull'articolo 18? Penso sia una presa in giro per gli italiani e non voteremo quei passaggi, le priorità sono altre. Non ci mettiamo né con Pippo né con Pluto, né con Renzi né con la Camusso": lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo alle case popolari in zona Corvetto, a Milano. Salvini ha aggiunto di sperare che, anzi, sulla riforma del lavoro il governo Renzi cada: "Spero che si voti, prima si vota e meglio è".
"Ci sarà una discussione franca e lineare sulla delega" sul lavoro "e una discussione sullo sviluppo dell'Italia, che credo sia importante": così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un convegno in Confindustria, risponde a una domanda sul confronto che ci sarà lunedì nella direzione del Pd. "Non possiamo fare pasticci all'italiana. Non ci si può fermare davanti a dei tabù. Noi abbiamo bisogno di dare fiducia e chiarezza perché ci siano investimenti".